Blitz al centro e dribbling tra turisti

Ma non ci riesce. No, lui non lo può fare: tutti gli vogliono parlare, tutti lo vogliono «toccare». Eppure, la mattinata era partita bene. All'inaugurazione dei suoi camper della libertà ci arriva a piedi da piazzale Flaminio. Sette omoni a guardargli le spalle. Passo svelto, deciso, col vento ad accarezzargli la camicia blu. No, la cravatta anche stavolta non c'è. Neanche la sciarpetta, è il Berlusconi «da passeggio». Cento metri ed è già ressa. Troppa ressa. Tanta che risfodera il suo istinto da centometrista, dribbla i giornalisti, con un balzo scavalca la recinzione di ferro che circonda piazza del Popolo, smarcandosi anche delle guardie del corpo, e sale sopra al camper. Per un attimo si baglia e lo chiama pullman. «Sì, ma quelli del Pd col pullman hanno trovato il modo per fare colazione a sbafo nelle case degli italiani», scherza. C'è pure una signora anziana che riesce ad avvicinarlo e baciarlo: «Caro, come sei bello», le fa lei. «Cara signora, grazie», risponde il Cavaliere. Mentre si allontana per tornare in macchina a centinaia provano a rivolgergli la parola. Qualcuno ci riesce. Un signore, poi un altro. Due ragazze pugliesi gli spiegano che hanno i familiari con problemi giudiziari, che stanno subendo un trattamento ingiusto solo perché poveri. «Mi lasci il suo recapito - dice Berlusconi - Prenderò il fatto sul serio, la chiamerò, lo prometto». Poi sale sul tettino della macchina, alza la mano. Saluta. Saluta ancora. In sottofondo la sua canzone «Meno male che Silvio c'è». «Un inno un po' imbarazzante - dice - ma che porta gioia e allegria». Finalmente è in macchina. Se ne va. Poi ci ripensa: vuole fare un altro giro. Torna tra la folla. E scatta un altro «assedio». Stavolta sono tutti studenti in gita a Roma. Parla del Milan, dell'Inter, della Roma («Ora speriamo che vinca la Champions»). Si ferma a parlare con un netturbino a piazza di Spagna che gli dice di essere precario da tempo: «Anch'io sono un precario, tutti i giorni», ribatte Berlusconi. Si diverte anche coi turisti, a decine attorno a lui: «Roma is beautiful», dice. Gli chiedono una foto: «Ce li ha 35 euro?». Fa 10 metri ogni 10 minuti. C'è troppa gente che vuole vederlo, troppe mani che lo vogliono «toccare». Ecco l'ultimo dribbling, uno sprint e si torna in macchina. Appuntamento al prossimo blitz.Fab. Per.