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Ruben: «Chi elogia il fascismo deve stare fuori dal Pdl»

Giuseppe Ciarrapico

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Alessandro Ruben, ebreo romano nelle liste del Pdl in quota An, non ci ha pensato un secondo è lo ha detto chiaro da subito: «Ho An prende le distanze da Ciarrapico, o mi metto di traverso». Lui, che dai fascisti ha anche preso le botte (quelle vere: qualche anno fa un gruppo estremista di destra fece irruzione nel suo studio e si fermò solo davanti al sangue) anche ieri non ha mollato la presa. La storia di Ciarrapico e del fascismo non gli va giù: «Auspico che chi ha voluto fare tali dichiarazioni faccia un passo indietro, rendendosi conto di quanto sia grave tutto questo soprattutto per i giovani nonchè per l'intero nostro Paese». Del resto Ruben è anche il presidente dell'Anti Defamation League Italia, la sezione italiana che cerca di contrastare l'odio antiebraico. «Il caso Ciarrapico - ha detto Ruben - è un grave errore politico. Ognuno può coltivare le idee che gli si addicono ma quelle di Ciarrapico, da lui rivendicate, hanno una valenza ideologica da respingere. Un partito che già nel simbolo esalta il valore della liberta, e di conseguenza della democrazia, valori questi che mi hanno convinto a partecipare a queste elezioni, non può annoverare tra i suoi candidati - ha proseguito Ruben - chi elogia un regime che proclamò le leggi razziali e spinse l'Italia nella guerra».

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