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Veltroni fa la corte alle donne. Ma anche agli operai

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Ed ecco allora che ieri, durante la sua tappa nell'ostile Nordest, l'instancabile Walter ha fatto la solita raffica di promesse difficili da mantenere: «Il nostro primo disegno di legge sarà sulla precarietà», annuncia a Mestre. Poi si ricorda che è la festa della donna, accenna a un progetto legislativo per favorire la presenza del gentil sesso nel mondo economico e in quello politico. E aggiunge: sarà «tra i primi» che sfornerà il consiglio dei ministri in caso di vittoria democratica. Una vittoria che il segretario dei democratici vede ogni giorno più vicina (i punti di distanza, che a febbraio erano 10, ora sono 6). «Mai come oggi ci può essere sintonia in questa area, tra il Veneto e il Pd. Mai come oggi Pd e Nordest si possono incontrare perché le radici del Pd sono dove la gente lavora», dice a Porto Marghera, dove lo accoglie un Massimo Cacciari «pacificato» dopo le polemiche di venerdì. Ed è per questo che «il primo provvedimento che presenteremo per ridare fiducia nel futuro ai nostri ragazzi sarà quello per la lotta alla precarietà». Ma è l'8 marzo e Walter coglie l'occasione per mostrare «il primo disegno di legge che abbiamo prodotto» e che sarà tra i primi presentati al consiglio dei ministri. Si tratta di «misure a sostegno della partecipazione delle donne alla vita politica ed economica del Paese». Per concludere, un attacco ai suoi avversari. Il Cavaliere ha stracciato in pubblico il programma del Pd? «Strappare i programmi altrui fa tristezza, ma la cosa peggiore è quando si stracciano i propri programmi», avverte Veltroni, che riceve in regalo una maglietta con la frase di Obama tradotta in veneto: «Ghe a podemo far...»..

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