Il Cav vuole in lista la chirurga plastica
Ed è proprio la quota Plebiscito che sta facendo rallentare la chiusura delle liste. An ha già consegnato i suoi elenchi. Restano da definire piccoli dettagli ma sostanzialmente le liste sono chiuse e non contengono particolari novità oltre a quelle già annunciate nei giorni scorsi (a margine le ultime novità). Più che nuovi ingressi la giornata è stata segnata da un abbandono annunciata da una nota del partito: «Il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, ha ringraziato il senatore Learco Saporito per l'impegno profuso nella passata legislatura e per la dichiarata volontà di favorire il rinnovamento della delegazione parlamentare umbra rinunciando a porre la propria ricandidatura. Il presidente Fini ha confermato al senatore Saporito, già sottosegretario alla Funzione pubblica, la volontà di avvalersi della sua competenza nell'ambito della pubblica amministrazione anche nell'attività del futuro governo del Pdl». Sul fronte Forza Italia è ancora tutto da chiudere. Gli uomini del Cavaliere hanno presentato delle liste quasi chiuse ma il Cavaliere ha chiesto di avere una ventina di nomi da scegliere. Il criterio è circa uno per regione. Ma da via dell'Umiltà, dove invece ha sede Forza Italia, continuano le resistenze. Altra questione sul tappeto è quella relativa alla Campania. Berlusconi aveva pensato di chiamare Antonio D'Amato ma l'ex presidente di Confindustria ha presentato un conto salato per accettare: il suo, quattro posti sicuri e la certezza di fare il ministro. Il suo rifiuto ha riaperto i giochi perché comunque era stato riservato un posto per lui e un altro a sua disposizione. Nella regione invasa dai rifiuti, inoltre, il Cavaliere ha già pensato di candidare come capolista al Senato Barbara Contini, mentre alla Camera si è registrato un avvicendamento. Gianfranco Paglia, medaglia d'oro al valor militare per essere rimasto immobilizzato su una sedia a rotelle dopo l'attacco al Check point Pasta di Mogadiscio nel '93, ha dato la sua disponibilità a candidarsi e il presidente provinciale di An, Luigi Bobbio, s'è dichiarato pronto a fargli posto ricevendo il plauso di Fini. Michela Brambilla, invece, sarebbe stata dirottata dalla Lombardia all'Emilia Romagna. Per il resto il quadro è chiaro. Berlusconi e Fini capilista ovunque alla Camera, mentre al Senato ci sarà un'alternanza tra esponenti di Forza Italia e di An. La scrittrice e giornalista Fiamma Nierenstein molto probilmente correrà in Liguria, mentre Alessandro Ruben, dell'Anti Defamation League e consigliere dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, sarà schierato in Piemonte. Per la Sardegna è pronto l'attore Luca Barbareschi, mentre in Emilia Romagna sarà presentata Anna Maria Bernini, avvocato della vedova di Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani. In corsa anche Tonino Angelucci, imprenditore nel campo delle cliniche ed editore di Libero e Riformista, dal quale si aspetta però un «sì» definitivo. Dal mondo dell'impresa arriva anche Catia Polidori, leader dei giovani di Confapi. Maurizio Castro (Centro studi Marco Biagi) sarà candidato in Veneto. Confermato anche il nome di Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia. Giorgia Meloni, vicepresidente della Camera uscente, correrà nella circoscrizione per la Camera Lazio 2. Tra le new entry date per certe quelle di Vincenzo Piso, di Marco Marsilio e Francesco Aracri. Sicura alla Camera anche la candidatura di Barbara Saltamartini, responsabile pari opportunità del partito. Mirko Tremaglia sarà invece schierato in Lombardia 2. Prevista la presenza anche del manager dello spettacolo Gianmarco Mazzi, noto consulente discografico e produttore, direttore musicale di tre edizioni del festival di Sanremo (dal 2004 al 2006). Nessun problema in Campania per Italo Bocchino (Napoli) e Mario Landolfi (Campania 2), mentre Vincenzo Nespoli dovrebbe «traslocare» al Senato. Ancora in ballo i nomi di Nicola Bono (che potrebbe presentarsi alla presidenza della provincia di Ragusa), Pietro Armani e Nicola Buccico. Ultime verifiche anche per Nino Strano (Catania), Giulio Conti, Riccardo Pedrizzi e Guglielmo Rositani.