È il presidente dell'associazione interparlamentare Amici ...
Ma Giuseppe Caldarola non sarà in Parlamento nella prossima legislatura. Il Pd di Veltroni non lo ha inserito in lista. Caldarola, cosa è successo? «È successo che alla fine chi in questi anni ha combattuto questa battaglia è stato messo fuori. Come me, anche altri». E proprio nell'era-Veltroni, lui non è grande amico degli ebrei romani? «Walter ha un ottimo rapporto con la Comunità ebraica. Forse qualcuno non ha ritenuto che ci fosse il bisogno di uno o più interlocutori in Aula per mantenere i rapporti con Israele». Ma perché lei è stato escluso dalle liste? «Le dico la verità, il conflitto con Massimo D'Alema sul tema Israele è il motivo della mia esclusione». E intanto il Pdl candida Fiamma Nirenstein e Alessandro Ruben della Comunità ebraica. «Infatti ora c'è un divario troppo eclatante con il centrodestra, è evidente. Certo, è chiaro che a me interessa che in Parlamento ci siano comunque degli amici di Israele, al di là degli schieramenti. Però...» Però? «Però uno come Victor Magiar, per esempio, potevano anche candidarlo: invece niente. Hanno fatto fuori anche Fouad Allam, e questa è una grande prova di insensibilità al limite della violenza». Onorevole torniamo un attimo alla sua esclusione. Ma non l'hanno nominata presidente dell'associazione Amici di Israele poco tempo fa? «È un altro motivo per cui sono stupito. Abbiamo programmato un viaggio in Israele in occasione del sessantesimo anniversario della nascita dello Stato ebraico. Hanno già aderito 49 parlamentari e altri si vogliono aggiungere, insomma il viaggio più folto e più importante verso Israele. Poi arriva la mia esclusione». E non è l'unico amico di Israele a rimanere fuori. La Comunità ebraica non sarà contenta, sbaglio? «In Comunità ci sono persone che pensano che questa sinistra si sia un po' persa rispetto a certi valori». Fab. Per.