Berlusconi: "Avanti sempre di 10 punti"
Edè uscito dall'incontro soddisfatto: «Non c'erano difficoltà da superare con Rotondi, c'era soltanto un percorso iniziato dalle due forze politiche più importanti a cui si sono aggiunte le altre formazioni politiche. Prima fra queste la Democrazia cristiana per le autonomie di Gianfranco Rotondi». Poi Berlusconi è tornato sulle dichiarazioni di Walter Veltroni. Il segretario del Pd ha infatti parlato di pareggio al senato, spiegando anche che i punti di differenza tra Pd e Pdl sono sempre di meno. «Un pareggio? Sento questa versione — ha risposto Berlusconi — È normale che l'altra parte debba cercare tutti i modi per far vedere che ha ancora qualche possibilità di poter competere con noi, ma i sondaggi che noi conosciamo e che sono fatti da aziende non di parte ci danno un distacco di dieci punti». Poi ha proseguito: «Gli allibratori inglesi, che sono solitamente molto bene informati, ci danno vincenti soltanto con un piccolissimo dubbio. Tanto è vero che chi punta un euro su di noi avrà soltanto 31 centesimi di euro in più, mentre chi punta un euro su Veltroni avrebbe addirittura il 310% in più». In serata il Cavaliere è stato ospite del Tg5 e ha ripercorso i punti del programma del Pdl, annunciando che, se vincerà, il suo governo aumenterà le pensioni minime e riporterà la pressione fiscale sotto il 40 per cento. Ripetendo però che quello di risanare i conti in Italia sarà un compito difficile. «Sono consapevole della difficoltà della situazione lasciata dalla sinistra con l'eredità che tutti conosciamo — ha esordito Berlusconi — Noi non promettiamo e non siamo capaci di fare miracoli anche perché non ci sono ricette miracolistiche. Applicheremo la ricetta tradizionale dei liberali: meno tasse sulle famiglie, sul lavoro e sulle imprese. Nel nostro programma è previsto per chi è giovane e vuole darsi una famiglia un vastissimo piano di edilizia: ci sono poi i bonus locazioni e nessuna tassa per chi intenda aprire una nuova impresa». «Credo che in effetti — ha proseguito — l'obiettivo sia di far costare meno lo Stato, eliminando gli sprechi che sono enormi, digitalizzando tutta la pubblica amministrazione, intervenendo con aliquote più giuste e con una lotta vera all'evasione: ci sono 90mila miliardi di euro di evasione. Tutto questo ci consentirà di portare la pressione fiscale, che oggi è al record storico del 44%, al di sotto del 40%». «Per gli anziani abbiamo previsto molte cose — ha concluso — tra cui l'aumento graduale e progressivo per le pensioni più basse come già facemmo nel passato governo». Ma Berlusconi ieri ha lavorato anche alla compilazione delle liste elettorali, prevedendo una lista segreta di almeno 20 persone scelte personalmente da lui. Una condizione, spiegano in ambienti del Pdl, pretesa da tempo dal Cavaliere: «Dall'inizio della partita sulle candidature», spiegano le stesse fonti.