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Manifesti vecchi. Non spostano

Casini

neanche un voto

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[...] la bistecca di Antonio Di Pietro, il primo piano di Walter Veltroni contornato di verde: i manifesti elettorali invadono le città ma vengono bocciati senza appello dagli esperti di comunicazione e pubblicità.Vecchi, scontati, forse realizzati in tutta fretta, di scarsa qualità e con messaggi molto basic, i poster 2008 non spostano alcun voto - sottolineano i big della creatività - ma sono soltanto un modo di ricordare all'elettore che il Paese è nuovamente in campagna elettorale. La comunicazione dei partiti è passata al setaccio da Oliviero Toscani e da Annamaria Testa. «Non c'è niente di nuovo», dice Toscani che affonda: «Tutti si vergognano quando rivedono la propria foto sulla carta d'identità. E questi manifesti fermano l'immagine dei politici proprio come in un vecchio documento. Ma in fondo servono a farli apparire esattamente per quello che sono». E così, secondo il geniale fotografo, Veltroni sembra la versione reale del «baco» delle vignette di Forattini, Berlusconi invece è assolutamente «impresentabile. Il Cavaliere - prosegue Toscani - è meglio che non si faccia vedere più, ormai è la caricatura di se stesso con questo look Viagra».

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