Candidature Walter «silura» un altro Prodi
È lei stessa a denunciarlo in una nota: «Prima mi accusavano di essere supportata da mio zio, adesso non vorrei che avere questo cognome attirasse delle punizioni. La cancellazione del mio nome, da parte della segretaria regionale umbra Bruscolotti, dalla rosa dei candidati proposta al tavolo nazionale, nonostante l'ampio e importante sostegno ricevuto da moltissimi aderenti del Partito democratico, è segnale di una gestione non trasparente da parte della segreteria regionale». Insomma per la nipote del Professore l'esclusione è tutt'altro che casuale. Lo zio, però, tace. Anche perché, fanno notare dal suo staff, si tratta di una questione «esclusivamente locale». Prodi, infatti, è impegnato nel cercare di riconfermare i «suoi» sette parlamentari uscenti (Sircana, Barbi, Santagata, Gozi, Levi, De Torre e De Castro che, però, potrebbe entrare in «quota Letta»). Per ora l'impresa sembra essergli riuscita ma, la sicurezza si avrà solo alla fine. Anche perché, ormai da giorni, nel loft di piazza Sant'Anastasia si lavora senza pause. I nodi da sciogliere sono ancora molti, ma Dario Franceschini e Goffredo Bettini (gli uomini a cui Veltroni ha consegnato la «patata bollente»), vogliono chiudere la partita entro domani, in tempo per il coordinamento nazionale. A complicare il lavoro degli «uomini delle liste» però, è proprio il segretario con la sua quota di candidature «personali». Ogni casella occupata da Veltroni, infatti, significa un parlamentare uscente non riconfermato e, quindi, nuovi problemi. L'ultimo nome lanciato nell'agone è quello del generale di corpo d'armata Mauro Del Vecchio, 61 anni, attuale comandante del Comando operativo interforze e già alla guida della missione Isaf in Afghanistan tra l'agosto 2005 e il maggio 2006. Ma altri arriveranno. Quasi scontato, infatti, il sì dell'ex presidente di Assindustria Veneto Massimo Calearo che ha fatto sapere di essersi preso un «fine settimana sabbatico». Mentre il regista toscano Paolo Virzì ha smentito seccamente una sua possibile discesa in campo. Ci sono poi da sistemare i 9 radicali cui il candidato premier ha offerto ospitalità. Si tratta di Emma Bonino, Marco Beltrandi, Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Marco Perduca, Donatella Poretti, Maurizio Turco, Elisabetta Zamparutti. In particolare l'ex ministro dovrebbe avere un posto da capolista. Per lei si parla di Piemonte o, alternativa più probabile, del Veneto. Regione dove è fortemente a rischio la candidatura di Tiziano Treu. Ultimo capitolo è quello delle deroghe. Il candidato premier non ne darà più delle 32 previste. I diretti interessati aspettavano una risposta per mercoledì ma, solo lunedì, Veltroni scioglierà la riserva. E in tanti tremano.