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Pdl, l'assalto dei partitini

Silvio Berlusconi

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[...] partirà la campagna elettorale del Pdl e una delle operazioni principali, oltre alla distribuzione di gadget, sarà appunto la consultazione sul programma.Gli elettori saranno chiamati a indicare quelle che secondo loro sono le priorità. Le segnalazioni serviranno alla nuova maggioranza per calendarizzare le iniziative di legge della prossima legislatura. Da domani comincerà il tour di Berlusconi nei gazebo delle pricipali città italiane. La prima tappa sarà Bari poi domenica si sposterà a Torino. Ogni week end i gazebo approfondiranno un tema preciso. L'8 marzo Berlusconi e Fini saranno a Milano per una grande manifestazione. Oltre ai gazebo il Pdl si servirà anche dei camper che partiranno dal 10 marzo quando cioè saranno state presentate le liste. I candidati a bordo dei camper diffonderanno il programma. Ieri è stata un'altra giornata di riunioni a Palazzo Grazioli per limare ancora ilprogramma che oggi sarà depositato al Viminale e presentato ufficialmente da Berlusconi. Berlusconi si è dovuto occupare anche delle candidature dei sette partitini che fanno parte del Pdl: Dca di Rotondi, Alternativa Sociale della Mussolini, Pri di Nucara e La Malfa, Nuovo Psi di Caldoro, Liberaldemocratici di Dini, Italiani nel Mondo di De Gregorio, Pensionati di Fatuzzo. Una questione spinosa visto che c'è chi come Carlo Giovanardi ha lasciato il suo partito, o che come Mauro Fabris confida nella sua riconoscenza per aver contribuito ad affossare il governo Prodi, o che come Michela Brambilla e Marcello Dell'Utri, con i propri circoli hanno dato un contributo al Pdl. C'è poi da includere nel calcolo i 50 seggi già assegnati a Lega e Mpa. An ma anche Forza Italia non sono affatto disposti a cedere posti ai piccoli. An è stato chiarissimo: se il Cavaliere vorrà essere generoso verso i partitini ha a disposizione i 60 seggi in più che il premio di maggioranza, in caso di vittoria, darebbe agli azzurri alla Camera. Ma di cedere anche una sola delle 84 candidature sicure, An non ne vuole sapere. In quel numero già bisogna includere alcuni candidati non uscenti che sono comuni tra Fi-An (come Fiamma Nirenstein, Roberto Speciale). La Mussolini mette in chiaro: «A Berlusconi ho detto di non farmi fare la parte della tappetara, che chiede otto per avere quattro». L'ultimo bollettino dei seggi ne assegna 4 alla Dc, 3 al Pri, 2 al Nuovo Psi, 2 a Lamberto Dini, 2 a De Gregorio, 1 a Fatuzzo e massimo due alla Mussolini. Michela Brambilla che entra in quota FI ha dovuto ridimensionare le richieste: partita da 30 posti, sarebbe scesa a 10 ma difficilmente arriverà ad averne 5. Carlo Giovanardi ne voleva 8-10, ne avrà forse 4-5. Intanto la Dca di Rotondi punta i piedi: «Pensavo di aver dato vita con Berlusconi e Fini al Partito Popolare Europeo in Italia ma mi ritrovo iscritto in una comitiva battezzata simpaticamente "i nanetti". Non è in discussione il voto a Berlusconi e al Pdl ma la nostra partecipazione e, dunque, la nostra candidatura».

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