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Porta chiusa all'Udc anche alle Regionali

casini

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Su questo punto Berlusconi ha voluto essere chiaro e lo ha ribadito all'incontro con i coordinatori locali. Ad un certo punto un rappresentante azzurro del Friuli gli avrebbe detto che in quella regione si poteva essere a buon punto per arrivare a un accordo con l'Udc. «Potremmo seguire la stessa strada della Sicilia con Lombardo» è stata la spiegazione. Berlusconi però è saltato sulla sedia. «Ma quale intesa con l'Udc. Non se ne parla proprio. Chi vi ha detto di fare l'accordo?» Insomma il Cavaliere non è parso affatto contento dell'intesa raggiunta dal Pdl regionale con l'Udc per sostenere il forzista Renzo Tondo, candidato del centrodestra contro Illy. Poi in serata la situazione si è chiarita. È toccato al coordinatore regionale di An Roberto Menia, sgombrare il campo da qualsiasi dubbio. Berlusconi - ha spiegato Menia - ha dato il via libera all'appoggio dell'Udc a Tondo e la sua iniziale perplessità era dovuta solo a una «mancata comunicazione». Al punto - ha reso noto lo stesso Tondo - che Berlusconi sarà in Friuli Venezia Giulia a sostenere i candidati del centrodestra, primo fra tutti proprio quello alla Regione. L'incontro con i coordinatori regionali e lo stato maggiore di An e dei partiti che hanno aderito al Pdl è servito anche per fare il punto sulla campagna elettorale. Berlusconi ha fatto un breve confronto con il programma di Veltroni dicendo che «è stato in larga parte copiato da quello del Pdl». Poi ha esortato i coordinatori regionali a una presenza assidua nei gazebo. Qui ogni fine settimana dovranno illustrare un tema del programma elettorale intrattenendosi con la gente. Qualcuno ha sollevato il problema della riconoscibilità del nuovo simbolo del Pdl e del rischio che gli elettori meno esperti si sentano confusi per la scomparsa dei vecchi simboli. Berlusconi ha lasciato intendere che questo problema sarà affrontato nei prossimi giorni. Non è escluso quindi che oltre al simbolo con la scritta Popolo della Libertà, Berlusconi presidente, ce ne siano altri che lascino intuire agli elettori che il Pdl nasce dalla confluenza di altri partiti. Berlusconi ha poi sottolineato che bisogna lavorare da subito per amalgamare bene i diversi partiti del Pdl. Giovanardi ha fatto un esempio: Finora sapevamo che i responsabili della comunicazione di FI e di An sono rispettivamente Bonaiuti e Ronchi. Ora dobbiamo abituarci a considerare Bonaiuti e Ronchi interscambiabili. Fini ha poi sollecitato i coordinatori regionali a inserire nelle liste personaggi autorevoli o di prestigio della società civile anche se non hanno possibilità di essere eletti. L'incontro è stato scandito anche da alcune battute. Fini ha ironizzato sul pullman di veltroni: «la bici l'ha già provata Prodi e gli è andata male». Non è mancata una sfida provocatoria di Alessandra Mussolini che ha invitato Berlusconi e Fini a fare un passo indietro nelle liste mettendo come capolista una donna.

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