Fabrizio dell'Orefice f.dellorefice@iltempo.it La ...
È a quel punto che qualcuno s'accorge che c'è stata una piccola aggiuntina al punto 1b, quello che parla delle opere pubbliche e delle infrastrutture. C'è scritto: «Salvaguardia e sviluppo dell'aeroporto di Malpensa». Il che significa praticamente cancellare il piano Alitalia-Air France che prevede la riduzione dello scalo milanese a vantaggio di Fiumicino. E certamente, quella del Pdl, non è una scelta che può far felice Gianni Alemanno che ha partecipato alla stesura del programma e, soprattutto, è il candidato a sindaco di Roma. È il primo scontro vero che avviene all'interno del centrodestra su una questione sostanziale (quelle sui criteri delle candidature sono di routine). Il nuovo testo non prevede novità di grande rilievo. C'è un lungo preambolo in cui si riconoscono le radici giudaico cristiane dell'Europa e si rifiuta qualunque forma di collettivismo, quanto l'individualismo egoistico. Segue il decalogo, il cui primo punto è quello economico. E si propongono subito dazi e quote contro la concorrenza asimmetrica che viene dall'Asia. Quindi le infrastrutture, la piena attuazione della legge Biagi, la detassazione degli straordinari, dei premi, degli incentivi e delle tredicesime, rimborsi Iva in tempo commerciale (da 60 a 90 giorni), versamento Iva dovuto solo dopo il reale incasso della fattura, graduale e progressiva abolizione dell'Irap, liberalizzazioni ed energia nucleare. Sul fronte fiscale la proposta è di introdurre il quoziente familiare, la totale eliminazione dell'Ici sulla prima casa, la tassazione forfettaria degli affitti, la riforma degli studi di settore. Ampio spazio, e siamo al terzo punto, è dedicato alla sicurezza con la prioriatà nella prevenzione sui «reati diffusi» (furti in appartamento, furti di auto, etc.), l'aumento delle risorse finanziarie per la sicurezza. Per la giustizia si parla di «separazione» delle funzioni e non delle carriere. Un intero punto, il quarto, è dedicato alla solidarietà con le famiglie: distribuzione di beni di prima necessità attraverso i Comuni ed il volontariato, abbattimento del costo dei mutui bancari delle famiglie, rendendone conveniente la ristrutturazione da parte delle banche, aumento delle pensioni minime e bonus bebè, riduzione dell'Iva su latte, alimenti e prodotti per l'infanzia. Il quinto punto è per il Sud con un vasto piano di infrastrutture, di rifiuti si parla solo generalmente. Bonus locazioni e prestito d'onore sono gli aiuti per i giovani citati nel sesto punto. Sontuoso il settimo capitolo, quello sulla casa (già annunciato ampiamente) con un piano per costruire 100.000 alloggi. L'eliminazione delle liste d'attesa è il proposito maggiore del punto 8 sulla Sanità; ridare autorevolezza agli insegnanti quello su scuola, università, ricerca al punto nove. L'ultimo punto è il federalismo. Nelle conclusioni si ricorda che il programma sarà completato in cinque anni: «Non facciamo e non promettiamo miracoli», è scritto.