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Un settimanale, 3 milioni di lettori e l'attacco alla sinistra

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Anche ripetutamente. L'ultima presa di posizione (13 febbraio) era una critica velata, ma pur sempre una critica, alle affermazioni di Dino Boffo, direttore di «Avvenire», quotidiano della Cei, in favore dell'ingresso dell'Udc nell'alleanza di centrodestra. Secondo il settimanale dei Paolini, «resta da capire cosa abbia prodotto» l'intervento di Boffo «in difesa di una dignitosa permanenza nel centrodestra dell'Udc». «È la prima volta nella storia della Seconda repubblica - sottolineava Famiglia Cristiana -, che un esponente riconducibile all'episcopato italiano, prende una posizione pubblica di questo genere». E ancora più netto, il 30 gennaio, era stato un editoriale di Beppe Del Colle: «È crollato lo schema del Professore» e «svanisce il sogno di Prodi di mettere insieme cattolici e sinistra». In un altro editoriale del 7 gennaio si ricordava: gli effetti dannosi per l'organismo della pillola RU486, che determina l'interruzione di gravidanza, sono noti, ma in Italia non pubblicizzati, per effetto della «devastante "ideologia dei diritti delle donne"», imperante nel Paese.

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