Bondi: le nostre liste vietate agli inquisiti
Il partito fondato da Silvio Berlusconi, infatti, non accetterà nelle sue liste persone che hanno procedimenti penali in corso. Lo ha annunciato il coordinatore nazionale di Fi Sandro Bondi. «Eventuali procedimenti penali che riguardano nostri parlamentari o eventuali candidati, esclusi naturalmente quelli che, come sappiamo, hanno un'origine di carattere politico, costituiscono un motivo sufficiente di esclusione dalle liste, soprattutto per un partito come il nostro dalla sua nascita ha sempre potuto vantare un'assoluta onestà da parte di tutti i suoi rappresentanti», ha scritto in una lettera che ha inviato ai coordinatori regionali del partito e ai membri del comitato candidature. «Nel corso del nostro primo incontro - scrive Bondi - abbiamo delineato e concordato i criteri essenziali per la formazione delle liste elettorali. Fermo restando la decisione di riconfermare in linea di massima i parlamentari uscenti che abbiano lavorato con lealtà e impegno in questa legislatura e riconfermando l'esclusione della candidatura per i consiglieri regionali e per i parlamentari europei, salvo per coloro che ricoprono responsabilità politiche nazionali o svolgono rilevanti funzioni in questa campagna elettorale, ti invito - continua la lettera - a tenere in considerazione nella formulazione di nuove proposte del loro grado di rappresentatività sul territorio locale di carattere locale o nazionale». Lo scopo di Bondi è anche quello di garantire un ricambio di rappresentanti, per fornire agli elettori una serie di nomi e volti nuovi a cui affidarsi nelle urne il 13 e il 14 aprile. «Per quanto riguarda la riconferma dei parlamentari uscenti è necessario valutare il numero delle legislature ricoperte, il loro radicamento territoriale, l'impegno profuso a favore del partito specialmente in occasione delle grandi manifestazioni promosse in due anni di opposizione, con l'obiettivo - prosegue la missiva di Bondi - di favorire un necessario e naturale ricambio della nostra rappresentanza parlamentare, con particolare attenzione alle donne e ai giovani». Strumentale la replica del Pd. «È molto positivo che l'esempio indicato dal Partito Democratico sia seguito anche da altre forze politiche - afferma Andrea Orlando dell'Esecutivo Nazionale e responsabile dell'Organizzazione del Pd - Bondi annuncia regole e criteri che escludono pregiudicati e persone con procedimenti penali aperti dalle liste elettorali del Pdl, esclusi procedimenti per reati di carattere politico, i quali, tuttavia, non mi risulta siano previsti nel nostro ordinamento. Ci auguriamo che alle parole corrispondano i fatti, e seguiremo con particolare simpatia Bondi perchè immaginiamo il faticoso lavoro che dovrà fare. Candidature trasparenti, radicate nel territorio, espressione della società italiana - conclude Orlando - sono nell'interesse di tutto il Paese così come lo è un profondo rinnovamento della politica». Il coordinatore nazionale di Forza Italia, ieri ha parlato anche del Partito democratico. «La "grande novità" del Pd che corre da solo si sta trasformando giorno dopo giorno nell'ennesimo smaccato quanto disinvolto inganno - ha detto - In questo senso non sorprende l'accordo trovato dall'ex sindaco di Roma con i Radicali di Pannella e Bonino. Così, per qualche voto in più, Veltroni arruola l'iper-giustizialista Di Pietro, e nello stesso tempo accoglie nelle sue fila i rappresentanti del più antistorico anticlericalismo ed estremismo laicista. Siamo, ancora una volta, di fronte a una macedonia che raccoglie elementi del tutto opposti e incompatibili», ha concluso Bondi.