Più passeggeri a Fiumicino. L'aeroporto rischia il collasso estivo
Lospostamento del 70% dei voli deciso dall'ad dell'ex compagnia di bandiera, Maurizio Prato, rischia infatti di incrementare il flusso di viaggiatori che faranno tappa nell'hub romano. Lo stesso che la scorsa estate registrò il black out del sistema di smistamento dei bagagli. Anche con le migliorie logistiche apportate nel corso dell'anno è difficile non ipotizzare un'altra estate calda per lo scalo. I voli trasferiti generanno un aumento di traffico considerevole e la macchina organizzativa del Leonardo da Vinci rischia di andare in tilt. Le ragioni dell'economia però non possono essere messe da parte. Il trasferimento delle tratte da Malpensa è stato un fatto obbligato. I voli verso destinazioni come Cina e India dallo scalo milanese erano costantemente in rosso. Una conseguenza della scelta di aerei troppo piccoli (con un carico di 200-250 persone) rispetto ad altre compagnie che operavano le stesse tratte con aeromobili da 400-500 passeggeri. Costi troppo elevati dunque per essere remunerativi. Da lì il gettare la spugna. Quanto a Malpensa difficile considerare valida l'offerta di Air France di far partire, in caso di acquisizione di Alitalia, voli verso Usa e Cina. Tratte del genere non si stabiliscono con facilità ma sono il frutto di accordi bilaterali con i paesi di destinazione. Non semplici quindi da chiudere. Fil. Cal.