Filippo Caleri f.caleri@iltempo.it Ora la posizione della ...

Là dove la compagnia italiana rischia di portare i libri contabili, causa scarsità di mezzi liquidi, se entro breve tempo non arriverà un partner in grado di tirarla fuori dalla secche in cui si trova. Ma attenzione - ha spiegato ieri il leader padano Umberto Bossi - cedere Alitalia non deve significare mandare a morte certa lo scalo di Malpensa già condannato a una riduzione di traffico per lo spostamento a Fiumicino del 70% dei voli. Così l'impegno del prossimo governo sarà tra gli altri quello di salvare Malpensa. Bossi lo ha a annunciato ieri davanti a un pubblico di oltre 10 mila persone (70 mila secondo gli organizzatori) che sono arrivate da tutto il Nord alla manifestazione della Lega per salvare l'aeroporto. Sulla vendita della compagnia di bandiera ad Air France il capo del Carroccio non ha nulla in contrario. «È giusto vendere ad Air France - ha detto - perché altrimenti Alitalia fallisce, ma è altrettanto giusto che Malpensa e i suoi lavoratori continuino a vivere». Non può essere lo scalo a rimetterci: «Ancora vogliono far pagare e tacere noi padani - ha osservato Bossi fra gli applausi - ma diciamo basta, ne abbiamo le balle piene». E allora la soluzione è una moratoria per mantenere gli attuali voli a Malpensa per tre anni, il tempo per trovare un nuovo vettore principale insieme ad «aiuti del governo» che sostengano la Sea, la società che gestisce l'aeroporto, nella fase di transizione. La richiesta non è solo della Lega ma di tutto il centrodestra. «Il nostro governo - ha annunciato Roberto Maroni - imporrà la moratoria. Ho parlato con Tremonti e anche lui è d'accordo». A confermare il sostegno di Forza Italia, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, prima ha assicurato che Silvio Berlusconi è d'accordo e poi è salito sul palco ad arringare il popolo del Carroccio. Il messaggio del governatore al presidente di Alitalia Maurizio Prato è stato chiaro: «Ascolti anche il centrodestra perché a breve il nuovo governo sarà di centrodestra». Una conferma che la questione Malpensa sarà uno dei nodi della campagna elettorale. Nell'attesa i padani si sono messi in fila ai gezebi allestiti per raccogliere adesioni per partecipare alla class action che la Lega Nord ha deciso di intentare ad Alitalia per danni.