«Veltroni recupera.
Èbastato però il primo piano della telecamera per notare i button down slacciati e a far venire i primi dubbi. «Non ci sono consulenti dell'immagine per Veltroni», chiarisce sorridendo il portavoce del Pd, Roberto Roscani. «A parte la moglie che la mattina può consigliare il marito sull'abbigliamento, Veltroni non ha un consulente per queste cose». Nessun imagine maker, quindi, o truccatori specializzati per Veltroni che, almeno tra i suoi, è stato promosso a pieni voti per la performance nel salotto più famoso d'Italia. Toni pacati, come sempre, parole scandite, sguardi severi che, pur cozzando con il sorriso, rendevano più palese il messaggio da trasmettere sul progetto Paese, sul centro destra e, soprattutto, su quella sinistra disegnata come la causa di tutti i mali del governo Prodi. Ma questo è il «veltronismo», sul quale nessun imagine maker potrà metter bocca. Piuttosto è su un altro tipo di immagine che lo staff del Pd è chiamato a lavorare giorno e notte. «Ci sono tante persone - spiega Roscani - che lavorano dietro le quinte, per raccogliere i dati, studiarli, c'è chi legge i messaggi, le email, chi ascolta le storie profonde e personali della gente comune. C'è poi chi, insieme a Veltroni, ragiona sui discorsi, come Claudio Novelli, o su come mettere a punto i contenuti del programma, come Morando, Tonini e tanti altri». Il lavoro insomma è di background, nel senso che le facce delle famiglie intervistate a Porta a Porta, sono quelle che ogni giorno chi lavora nello staff del leader Pd cerca e ascolta. «Se vogliamo parlare di immagine - confessa il portavoce Pd - il nostro compito è quello di trasformare i messaggi, i concetti politici in immagini semplici, immediate. Questo sì. Su questo ci sono molti collaboratori che studiano come fare arrivare alle persone i progetti del partito. Da qui la scelta dei cartelli rettangolari verdi, ad esempio, così come quella di avere come sottofondo il paese vero». Sulla stessa linea la scelta, avvenuta su consiglio di Ermete Realacci, responsabile della comunicazione del Pd, del pullman che da oggi porterà in giro per l'Italia il candidato premier. Non più un Euro 2 ma un Euro 5 «così inquina meno», spiega Realacci. Non solo, il pullman sarà super tecnologico, dotato di postazioni internet e un letto. Il colore è sempre il verde, segno di speranza, sobrietà e, soprattutto, tranquillità. Imagine maker quindi, per gli ambienti più che per la persona. La scelta della cravatta «berlusconiana» è stata forse non casuale ma certamente personale. E chissà, forse porterà fortuna: Il Pd di Veltroni ha già guadagnato due punti in una settimana, arrivando, nel sondaggio dell'istituto demoscopico guidato da Luigi Crespi, al 34.5 per cento, cioè 8.5 punti di differenza. E la prima sfida televisiva se non ha portato a una vittoria netta, ha già segnato un ottimo pareggio. Segno evidente che nello slogan della campagna elettorale 2008 «si può fare», iniziano a crederci in molti.