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Aborto, il Pd mette Binetti all'angolo

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Succedesul tema dell'aborto, argomento su cui la senatrice teodem ha sempre avuto una posizione distante dal resto del partito. Tanto che, due giorni fa, aveva pubblicamente applaudito Silvio Berlusconi per essersi schierato apertamente a favore della moratoria sull'interruzione di gravidanza lanciata da Giuliano Ferrara. Ieri è andata oltre. Intervistata dal Secolo d'Italia l'esponente teodem, senza pensarci troppo, ha arruolato dalla sua parte anche il segretario del Pd Walter Veltroni. «È ovvio - ha spiegato - che Veltroni è d'accordo con me. Io ho sottoscritto un manifesto dei valori dove è esplicito il riferimento alla tutela della vita». Parole che, evidentemente, non sono piaciute al resto del partito impegnato a denunciare il blitz della polizia al Policlino di Napoli (dove una donna è stata fermata e interrogata dopo aver abortito ndr) e l'offensiva lanciata sulla legge 194. «È chiaro - attacca il capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro - che è in corso una campagna contro la legge 194, ma si tratta di una campagna che non porterà alcun effetto. Quella è una legge di civiltà, che ha funzionato, e che difenderemo sempre». Ma la replica più dura alle parole della Binetti arriva da Ermete Realacci responsabile comunicazione del partito e uomo molto vicino a Veltroni. Per quanto riguarda l'aborto, spiega, «la posizione del Partito democratico è che la 194 non va cambiata perché è una buona legge. Semmai ci possono essere parti della legge che vanno applicate meglio». «Francamente - aggiunge -, con tutta la stima e la simpatia che ho per l'intelligenza di Giuliano Ferrara, non capisco la vicenda della moratoria: la 194 e le normative di tutto il mondo sull'aborto non sono state realizzate per proporre un valore, ma per eliminare lo scandalo dell'aborto clandestino. Vogliamo tornare a quello? Noi no». E la Binetti che si dice sicura di avere dalla sua parte Veltroni? «Questo - continua Realacci - mi sembra difficile...la Binetti ovviamente può esprimere il suo punto di vista». Insomma, la posizione della senatrice teodem appare tutt'altro che condivisa. Anche se il segretario del Pd, ovviamente, resta silente.

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