E i big puntano sulla qualità Silvio lavora sull'ambiente
Per esempio, Silvio Berlusconi ha scelto la qualità. Tre i progetti di legge presentati anche se di un certo rilievo come quello per garantire pari opportunità tra uomini e donne per accedere alle cariche elettive. Va sottolineato anche il progetto di «destinazione di una quota del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche al finanziamento di attività e di interventi di tutela ambientale», oltre alle «disposizioni per l'esercizio di una nuova rete di servizi universali a vantaggio dei cittadini da parte della società Poste italiane Spa». E non è un caso che anche il suo portavoce Paolo Bonaiuti abbia limitato gli atti, solo 11. A seguire Berlusconi un altro azzurro ex ministro, Claudio Scajola. L'attuale presidente del Copaco ha quattro ddl mentre sul fronte delle mozioni, interpellanze ed interrogazione la sua casella rimane vuota anche perché era lal guida di un organismo bicamerale. La pattuglia di big azzurri però è folta ed annovera anche Giulio Tremonti fermo a quattro. Per l'ex ministro dell'Economia, che ha ricoperto l'incarico di vicepresidente della Camera, in tutto tre ddl tra cui quello per «la sterilizzazione fiscale degli incrementi di prezzo dei prodotti petroliferi». Sull'altro fronte però non vanno meglio le cose. Ne sa qualcosa un ex leader del calibro di Piero Fassino, oggi impegnato per l'Ue in Birmania. L'ultimo segretario dei Ds non va oltre il sei, di provvedimenti parlamentari con 5 proposte di legge, di cui due rivolte al mondo dell'infanzia, ed una sola interrogazione. Vanno invece molto meglio le cose nella sinistra radicale dove il leader di Rifondazione Comunista, Franco Giordano è a quota 47 con dieci proposte di legge, fuori dai peggiori cinquanta. Sempre nel centrosinistra, ma a stentare in attività, è Enrico Boselli. Il leader dei socialisti ha collezionato in questi due anni solo 13 provvedimenti e tutti disegni di legge tra cui quello per «l'istituzione di una magistratura giudicante e di una magistratura requirente, reciprocamente autonome». Infine, tornando al centrodestra Gianfranco Fini vince la «sfida» con il Cavaliere grazie a 17 provvedimenti tra cui figura soltanto una mozione, quella sulla vicenda della Base Usa di Vicenza. Più su Pieferdinando Casini che si attesta a quota 27con 18 progetti di legge dove spicca l'ipotesi di istituire il «Giorno della Patria», in data 12 novembre, in memoria delle vittime italiane di Nassiriya e delle altre missioni di pace all'estero. Dar. Cas.