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Dario Caselli Cinquanta ...

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Alcuni arrivando anche a non presentare nemmeno una mozione o un'interrogazione come nel caso di Ferdinando Adornato o di Peppino Caldarola. Mentre sul fronte delle proposte di legge nessuno ha avuto il coraggio di lasciare la propria personale casella a «zero», preferendo firmare almeno un pdl. Il tutto emerge spulciando i dati forniti dal sito internet della Camera dei Deputati che offre il quadro completo della situazione. Sul fronte delle proposte di legge sono cinque i deputati, tutti provenienti dall'Unione, che ne hanno presentato solo una e tra questi anche un pezzo da novanta come Ciriaco De Mita. L'ex premier di Nusco non ha smentito le sue radici decidendo di condensare tutto il suo impegno politico in una proposta di legge riferita alle «misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti nonché dei comuni compresi nelle aree protette». Poi niente più. Nulla invece per quanto riguarda il fronte mozioni, interpellanze ed interrogazioni. Fermo ad una sola proposta anche il democratico Mario Barbi. Il giornalista mantovano, eletto in Piemonte, ha diretto la sua attenzione verso il campo della sociologia chiedendo «l'istituzione del profilo professionale del dirigente sociologo nel Servizio sanitario nazionale». Migliora, ma di poco, il bottino sul lato dell'azione non legislativa. Per lui in tutto otto documenti e tra le interrogazioni anche una per chiedere l'intervento del Governo «sull'impatto ambientale e la compatibilità delle attività dell'Aeroporto di Ciampino con la vita e la salute dei cittadini». Scorrendo l'elenco c'è anche un ex ministro, Salvatore Cardinale, predecessore di Maurizio Gasparri alle Comunicazioni. All'ex esponente dell'Udeur ed oggi democratico solo tre pdl di cui due legati alla sua terra: l'istituzione di case da gioco in Sicilia e la previsione di «strumenti finanziari e istituzionali per lo sviluppo della Sicilia». Male invece la sua azione di controllo che è rimasta ferma a zero. Continuando ancora, sempre a quota tre proposte di legge, troviamo l'esponente di Forza Italia Denis Verdini a cui spetta però il triste primato di meno attivo tra i suoi. Da lui la richiesta di istituire una «Commissione parlamentare di inchiesta sui rapporti fra cooperative, partiti politici e amministrazioni locali» ed anche la destinazione di «una quota del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche al finanziamento di attività e di interventi di tutela ambientale». E va male anche sul fronte mozioni ed interrogazioni visto che al suo attivo esiste solo un'interrogazione a risposta scritta per suggerire l'abolizione dei pagamenti elettronici per chi decida di andare dal dentista, da un sessuologo o da un oncologo. La privacy prima di tutto.

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