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Mastella alza la posta: «Nel Pdl ma solo da protagonisti»

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E c'è anche il giallo di un documento pro-listone non votato dal Consiglio nazionale. La cronaca della giornata inizia proprio dal documento. Di prima mattino era già pronta in molte copie la bozza di un documento finale da votare. Esso invitava «il segretario nazionale e la dirigenza a procedere in un percorso di costruzione di un'alleanza nella scia del Ppe nell'area moderata». Nell'attesa dell'arrivo di Mastella i dirigenti presenti parlano dell'accordo con il listone di Berlusconi come di cosa fatta. Ma qualcosa non marcia nel modo giusto. Mastella arriva con un'ora di ritardo, scuro in volto, e subito spiega che «la situazione è complessa» e che «questo è un Consiglio nazionale anomalo, che resterà aperto perché oggi non c'è decisione». «Noi - spiega - siamo disponibili al progetto del Ppe, purché sia un processo che ci veda protagonisti e non un qualcosa che subiamo». «Se uno pensa che esso possa nascere a prescindere da noi, allora noi faremo le Termopili, perché dobbiamo difendere la nostra dignità. Se dicessimo che siamo determinanti al Nord certo non diremmo il vero. Ma al Sud - dice Mastella - per esempio in Campania, provate a vincere senza di noi».

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