«La reazione del vertice Rai alla pubblicazione da parte di ...
«Ammettiamo pure che il documento sia falso, chi può garantire che ne sia falso anche il contenuto?», si chiede Mario Landolfi. E aggiunge: «Non con le querele ma con il rispetto del diritto del cittadino-utente-contribuente a ricevere un'informazione corretta e imparziale si tutela la credibilità e l'autorevolezza della Rai». E in una nota congiunta i capigruppo della Cdl in commissione Alessio Butti (An), Rodolfo De Laurentiis (Udc), Dario Galli (Lega Nord) e Giorgio Lainati (Forza Italia) dichiarano che «Petruccioli sembra Alice nel Paese delle meraviglie». «Da molto tempo ormai - sottolineano - abbiamo richiamato l'attenzione sull'esasperata lottizzazione politica messa in atto all'interno del servizio pubblico. Petruccioli in questi anni ha guidato l'azienda nella direzione che tutti quanti conosciamo. E anche nelle più recenti nomine dirigenziali riscontriamo il ruolo da lui esercitato di attento custode del rispetto degli equilibri all'interno della sinistra governativa riguardo alle scelte operate. Ci saremmo aspettati dai vertici della Rai invece una gestione più rigorosa, più attenta al rispetto delle peculiarità del servizio pubblico e una più attenta valorizzazione delle professionalità. Ci auguriamo che tutto questo non venga ad incidere negativamente - concludono i capigruppo del centrodestra - sulla qualità e sulla correttezza dell'informazione della tv pubblica. Infatti se in Rai ci sono giornalisti liberi dall'ipoteca politica lo verificheremo proprio all'avvio della campagna elettorale». Opposta, ovviamente, la reazione del centrosinistra. «Con il solito tempismo preelettorale e con una buona dose di coda di paglia il quotidiano Libero pubblica un documento fasullo contro la Rai - afferma Roberto Cuillo del Pd - Le reazioni del centrodestra la dicono lunga su quanto la Cdl abbia a cuore la vita e il destino dei dipendenti Rai. Basta con gli attacchi al servizio pubblico radiotelevisivo: è una vergogna che vengano messi alla gogna dipendenti, lavoratori e giornalisti». «È con un certo stupore che vedo l'ennesima polemica sulla Rai da parte della Casa delle Libertà nelle persone dei colleghi capigruppo nella commissione di vigilanza - dice Fabrizio Morri, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza - Questa volta si polemizza con un vertice aziendale che si "permette" di difendere i propri dipendenti schedati da Libero e incasellati politicamente con tanto di mappe e colori. Io non so da dove provenga la mappa ma penso che la Rai faccia bene a reagire con forza e difendere dirigenti che possono avere o non avere idee politiche, ma che certo debbono tutti lavorare nell'interesse del pubblico che paga il canone e dell'azienda».