Calderoli: sette giorni per scippare la pensione
Ilsenatore Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie della Lega Nord e vice presidente del Senato afferma che «quando il Governo deve schierarsi dalla parte del cittadino o della Casta a parole dice di essere con il cittadino ma nei fatti sta sempre con la Casta». E aggiunge: «La scelta della data del 13 aprile per il voto in alternativa a quella del 6 di aprile può apparire casuale ma non lo è affatto: votando il 6 aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti non avrebbero maturato la pensione, votando invece come stabilito dal Consiglio dei Ministri il 13 aprile, ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione. E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre i costi della politica. Ben altri saranno i costi di queste pensioni, non solo in meri termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al Paese, perchè questo è il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato l'inganno». Il vicepresidente del Senato aggiunge: «La settimana scorsa avevo profetizzato che il 6 di febbraio sarebbe stata ricordata come una giornata da celebrare come festa di liberazione: sono stato buon profeta nell'individuare la giornata giusta in cui il presidente Napolitano avrebbe deciso di sciogliere le Camere. E ancora: «Ringraziamo Napolitano per il rispetto del suo ruolo istituzionale e, come da lui richiesto, ora dimostreremo senso di responsabiltà sia sulla coalizione che sui programmi». Ma non manca di accendere subito un'altra polemica. «Napolitano fatto 30, faccia anche 31, e fermi coloro che, sfiduciati, vogliono gestirsi le nomine dei quadri dei gangli vitali del Paese e immolare Malpensa sull'altare del demonio Alitalia e fermi anche quelli, che prima di candidarsi alle Politiche, vogliono approvare i piani regolatori». «Nomine e piani regolatori sono questi gli ideali del Partito democratico? Sono queste le prove di dialogo a cui si richiama Napolitano?», si domanda infine Calderoli. E riguardo le affermazioni di Calderoli c'è stata subito una replica in tema di vitalizi dei deputati e adeguamento dell'indennità parlamentare. I questori della Camera hanno comunicato che si tratta di ricostruzioni del tutto fantasiose e prive di qualsiasi fondamento.