Napolitano convoca Marini
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha convocato per le ore 17.00 di oggi, al Palazzo del Quirinale, il Presidente del Senato della Repubblica Franco Marini. La prassi prevede che al termine del colloquio sia il segretario generale del Quirinale Donato Marra ad annunciare quale sarà lo sbocco della crisi. Poi dovrebbe essere il Capo dello Stato a "motivare" la sua decisione, possibile anche una dichiarazione dello stesso Marini. "Riteniamo che al governo Prodi non possa succedere un altro esecutivo". Lo puntualizza il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, in una dichiarazione nella quale aggiunge: "L'attuale legge elettorale, infatti, stabilizza il bipolarismo attraverso l'assegnazione di un premio di maggioranza e prescrive l'indicazione esplicita del capo della coalizione e quindi, ferme restando le prerogative del presidente della Repubblica, del futuro presidente del Consiglio". «L'incarico a Marini non cambia nulla. Non c'è nessuno legittimato a diventare presidente del Consiglio dopo la caduta di Prodi. Ora si vada a votare subito». Così Roberto Maroni, presidente dei deputati leghisti, commenta la convocazione del presidente del Senato al Quirinale. «Noi chiediamo al Presidente della Repubblica di prendere atto che non ci sono le condizioni per un governo diverso da quello dimissionario di Prodi e sciolga le camere. Infine - conclude Maroni - chiedo che il centrodestra diserti eventuali ulteriori consultazioni, un rito inutile da Prima Repubblica». Cosa ne pensa il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, di un eventuale incarico esplorativo, o preincarico, al presidente del Senato Franco Marini? «Tutto quello che dovevamo dire lo abbiamo detto. Possiamo solo ripetere. Marini è una persona che stimo, una persona capace che ha il senso del bene comune e del lavorare insieme», ha risposto Montezemolo ai cronisti a margine di un incontro a Bologna a Palazzo Re Enzo, nel quale è stato presentato il nuovo portale per sviluppare il business dedicato alle aziende associate. «Mai come in questo momento -ha ribadito Montezemolo- noi ripetiamo come cittadini di mettere il bene comune al centro e di creare responsabilità comuni, obiettivi comuni, perchè il Paese ha bisogno di scelte che non sono nè di destra, nè di sinistra, ma sono scelte fondamentali per il futuro». Un appello che Montezemolo ha rivolto «alle persone più responsabili».