Al Quirinale resta la carta Amato
Per questo vorrebbe affidare un mandato esplorativo per verificare l'esistenza di una maggioranza in grado di riformare almeno la legge elettorale. E i nomi di Marini e Amato sono i più gettonati. In realtà c'è chi dice che l'ex ministro dell'Interno sia solo un'esca per attirare Berlusconi ma il Cavaliere non ne vuole sapere. Il presidente del Senato starebbe riflettendo bene sul da farsi. Marini, infatti, non vorrebbe legare il proprio nome a un governo sostenuto da una maggioranza esile. Per questo potrebbe accettare con riserva e, alla fine, rimettere nuovamente il mandato nelle mani di Napolitano. La crisi, insomma, è tutt'altro che risolta.