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Il governo non c'è più e il futuro di Alitalia appare ...

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L'idea, ha ribadito ieri Formigoni, «è semplice e può essere realizzata così come è stato fatto da Air France con Klm per l'aeroporto di Schiphol» all'epoca dell'acquisizione del vettore olandese. Ciò vuol dire che anche al Pirellone danno per scontata l'acquisizione di via della Magliana da parte di Air France-Klm. Anche se il «piano-B» di Formigoni prevede che un'altra compagnia, magari proprio Air One con l'aiuto di imprenditori del Nord, sostituisca Alitalia. D'altronde il gruppo di Jean Cyril Spinetta ha tempo fino al 14 marzo per avanzare la propria offerta vincolante che poi sarà accettata o meno dal ministro dell'Economia che sarà in carica. Fino a quel momento l'esecutivo non può aprire una trattativa con nessun altro vettore, pena una causa per danni visto che nel «blitz di Natale» Palazzo Chigi ha concesso l'esclusiva ad Air France. Qualora l'offerta francese non fosse accettata, scatterebbe il fallimento di Alitalia dal momento che la sua liquidità si sta esaurendo e non sarebbe sufficiente a pagare stipendi e aerei oltre giugno. Proprio la crisi finanziaria lascia pochissimi margini di possibilità a un ritorno sulla scena di Air One-IntesaSanPaolo nonostante ieri «La Repubblica» abbia ipotizzato «abboccamenti» della cordata italiana con il fondo Tpg: l'obiettivo sarebbe di presentare direttamente al mercato una proposta alternativa a quella di Air France-Klm, sparigliando le carte del Tesoro.

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