Berlusconi: "Elezioni subito" Veltroni: "Prima le riforme"
"La nostra coalizione non e', come dice Veltroni, un caravanserraglio. Noi siamo sempre uniti sui principi e valori". Cosi' il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dopo le consultazioni con il Capo dello Stato. "Certo, ci sono stati personalismi, anche comprensibili, ma che sono rientrati ed oggi non esistono piu' e - conclude - stiamo preparando insieme il programma" per andare alle elezioni. "Abbiamo fatto al presidente della Repubblica due proposte" per uscire dalla crisi: "fissare la data delle elezioni nella primavera dell'anno prossimo e nel frattempo fare le riforme istituzionali e la riforma della legge elettorale" oppure "fissare la data del voto a giugno e in questi mesi cambiare la legge elettorale". Il segretario del Pd, Walter Veltroni, riferisce così la posizione illustrata dal suo partito al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante le consultazioni. Veltroni ha spiegato che dar vita ad un Governo "che abbia una data di scadenza fissata non sarebbe una perdita di tempo, non sarebbe una dilazione ma una scelta per garantire che il prossimo Governo possa fare qualcosa di nuovo se si votasse oggi succederebbe qualcosa di vecchio". Prima di Veltroni, al Quirinale era salito il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che ha ribadito al presidente Napolitano la richiesta di andare subito alle urne, anche con l'attuale legge elettorale. "Riteniamo - ha spiegato Berlusconi - che questa legge elettorale, per come è oggi il panorama politico italiano, possa garantire nell'immediato una maggioranza che possa esprimere un governo capace di durare". Le consultazioni riprenderanno nel pomeriggio con gli ex capi dello Stato, Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi.