Tariffe record: triplicato il tasso d'inflazione
È il caso dell'acqua che, tra il 1997 e il 2006, come emerge dal rapporto di Unioncamere sulle società degli enti locali, ha messo a segno un +61,4%. Andamenti simili sono stati registrati anche per le tariffe del gas, in volo di oltre il 45%, dei rifiuti (+43%) e dei trasporti urbani (+35%). Più moderata è invece apparsa la crescita delle tariffe elettriche, che si sono mosse a ritmi inferiori all'inflazione (+20,8%). Con un vero salasso per le tasche dei consumatori. «In una fase contraddistinta dal un tendenziale ristagno del reddito disponibile - sottolinea Unioncamere - gli adeguamenti tariffari hanno avuto un impatto particolarmente pesante sui bilanci delle famiglie». Nel 2006 la spesa totale dei consumatori per i principali servizi di pubblica utilità ha infatti raggiunto i 39.017 milioni di euro, con un aumento del 48,9% rispetto al 1997. «In generale - aggiunge l'associazione - le tariffe hanno mostrato una significativa accelerazione a partire dai primi anni 2000, cioè a cavallo del changeover». Proprio con il passaggio dalla lira all'euro, l'Italia sembra infatti aver cercato di «mettersi in pari» con il resto d'Europa. Anche se, nonostante i rincari notevoli degli ultimi anni, nel nostro Paese le tariffe dell'acqua, dei rifiuti e dei trasporti urbani, risultano ancora inferiori a quelle vigenti negli altri paesi dell'Ue. Il costo del biglietto dei mezzi di trasporto pubblico, ad esempio, nelle nostre città non è mai superiore a 1 euro a fronte di valori medi europei che oscillano tra 1 e 2,2 euro. Ma «proprio perchè alcuni Paesi europei sono partiti da livelli più elevati rispetto all'Italia, l'insieme dell'area dell'euro presenta in media tassi di crescita più contenuti per la tariffe praticate alle famiglie».