Il '68 italiano? Da superare
Generazione Tuareg. Costruire nel deserto un'Italia più giovane». Un workshop al quale sono intervenuti i rappresentanti della generazione dei trentenni, intellettuali, imprenditori, professionisti ed esponenti di associazioni. È stato, in particolare, Francesco Delzìo, direttore dei giovani di Confindustria, a portare i dati sulle prospettive dei giovani oggi. «Per ora la classe dei trentenni ha solo pagato la rottura del patto tra generazioni» ha detto Delzìo. Un esempio la riforma pensionistica di Dini che ha tolto dalle loro pensioni una cifra pari a 83 mila miliardi delle vecchie lire. «Il peso della riforma insomma è stato scaricato sugli under 40» ha aggiunto Delzìo secondo il quale difficile pensare a una classe politica in grado di risarcirli. «Tutto il dibattito sul '68 è già vecchio» ha detto Daniele Capezzone (parlamentare): «I giovani devono trovare nuovi motivi di divisione e battersi per una società che metta l'individuo al centro delle scelte».