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Mossa a sorpresa della Fed Wall Street evita il crollo

Bush

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[...] (il costo del denaro negli Usa è ora al 3,5%) e la Borsa di New York, dopo la pausa festiva di lunedì e nonostante abbia aperto ieri in forte calo, è riuscita a risalire la china pur rimanendo in territorio negativo fino a fine seduta (l'indice Dow Jones ha segnato un calo intorno all'1% mentre per il Nasdaq le perdite hanno sfiorato il 2%). Ben Bernanke da un lato manifesta la volontà di gestire la crisi insieme alle altre istituzioni americane, ma dall'altro rafforza la fondatezza dei timori di recessione. L'intervento è servito comunque a risollevare i listini europei che l'altro ieri erano sprofondati a causa della crisi finanziaria e dei timori di recessione per l'economia statunitense. La decisione della Fed, però, non ha avuto subito gli effetti sperati su Wall Street che ha avviato la seduta in netto calo (Dow Jones -3,48%, Nasdaq -5,08%) per poi riprendersi nel corso della giornata. La Casa Bianca, dopo l'apertura in profondo rosso del listino americano, si è affrettata ad annunciare che il pacchetto di incentivi ai consumi e sgravi fiscali da 145 miliardi, presentato dal presidente George W. Bush venerdì scorso, potrebbe essere più ampio di quello prospettato. Da Washington sottolineano anche che «non è attesa una recessione, ma semplicemente una frenata dell'economia». Sulle Borse europee, dopo un'apertura in profondo rosso e una giornata caratterizzata da forte oscillazioni, il clima è migliorato nell'ultima parte della seduta. Tanto che gli indici, confortati dal miglioramento di Wall Street, hanno finito per chiudere in deciso rialzo: a Parigi il Cac40 ha chiuso in rialzo di circa il 2%, mentre Londra ha fatto segnare un rimbalzo del 2,90%. Francoforte è riuscita a chiudere praticamente stabile, a -0,01%. Anche a Piazza Affari gli indici hanno chiuso in positivo: dopo i forti cali di lunedì, l'S&P/Mib ha guadagnato l'1,18%, mentre il Mibtel ha chiuso a +1%. Ancora panico in Asia. Al tonfo di Tokyo (-5,65% il Nikkei), fanno eco il -4,4% di Seul e il -7,05% di Sydney, mentre Shanghai cede l'8%, così come Hong Kong. Sprofonda anche Bombay dove il listino cede il 6,47% dopo una sospensione delle negoziazioni in seguito a un'apertura a -9,75%. A picco Singapore (-4,83%), Kuala Lumpur (-3,99%), Bangkok (-4,45%) e Jakarta (-9,1%).

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