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Maurizio Gallo [email protected] Tutti gli occhi sono ...

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Ma il sette volte premier Giulio Andreotti, mezzo secolo di politica alle spalle e un'ironia pungente e caustica che colora puntualmente le sue dichiarazioni, è convinto che Prodi ce la farà anche in Senato. Lui, comunque, lo sosterrà. Che succederà nelle prossime ore, presidente? «Niente». Pensa che, malgrado tutto quello che è successo, dalle richieste della sinistra radicale, passando per i sette punti dei Liberaldemocratici di Dini per finire con il colpo di scena ceppalonico di Mastella, la coalizione unionista resterà a Palazzo Chigi? «Penso di sì. In genere, quando ci sono molti tuoni poi non piove mai...». Come si comporterà a Palazzo Madama? Darà il suo voto a Prodi, che ha annunciato alla Camera la richiesta di fiducia? «Direi di sì. Fino a quando non ci sarà un governo migliore di questo...». E crede che la maggioranza ce la farà? «Secondo me, ce la fanno». Ma quali prospettive ci sono per l'esecutivo prodiano nell'immediato futuro? «La prospettiva più verosimile è quella di una navigazione a vista». Ci saranno elezioni anticipate? «Non vedo assolutamente il clima per non andare avanti nella legislatura e non vedo un clima da elezioni». Del caso Mastella che ne dice? «Voglio molto bene a Mastella, che è un gran personaggio. Io ho avuto una montatura durata troppi anni e nessuno m'ha chiesto scusa. Però sono sopravvissuto. Spero che l'uscita di Mastella dal governo sia un fatto provvisorio. Si giri pagina e si torni a lavorare su cose importanti, non solo su fatti personali». In vista del voto di domani ricomincia la polemica sui senatori a vita... «I senatori a vita hanno gli stessi diritti e gli stessi poteri degli altri. E io, in particolare, prima di diventarlo mi sono sottoposto più volte al voto. Mica sono stato calato dal cielo...».

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