Il Presidente Napolitano: momento di crisi e incertezza, riforme solo se uniti
Lo ricorda il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parlando alla Camera per il sessantesimo anniversario della Carta. "Nessuna delle forze oggi in campo può rivendicarne in esclusiva l'eredità - dice Napolitano - nè farsene strumento nei confronti di altre" "Possono solo tutte insieme richiamarsi ai valori e alle regole - agginge Napolitano - della Costituzione, e insieme affrontare anche i problemi di ogni sua specifica e possibile revisione". «La data del 1 gennaio 1948 ha segnato la nascita di qualcosa che è ancora vivo, una tavola di principi e valori di diritti e di doveri che costituisce la base del nostro stare insieme». Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo intervento nell'Aula di Montecitorio per il 60mo anniversario della Costituzione. «Questa cerimonia si volge durante un momento di acuta crisi e incertezza politica che il paese sta vivendo», ha aggiunto il Capo dello Stato. «Naturalmente, qualsiasi posizione culturale o politica favorevole a drastici mutamenti del modello di riferimento della seconda parte della Costituzione repubblicana, può essere legittimamente sostenuta nel dibattito pubblico. Ma siffatti eventuali mutamenti vanno colti e prospettati nella loro complessità; le loro implicazioni e le loro incognite non possono essere eluse, ed è bene rifuggire da semplificazioni e miracolismi», ha aggiunto Napolitano, che ha poi sottolineato come «non posso non rilevare come oggi troppi siano i casi di inosservanza delle leggi e delle regole, di scarso rispetto delle istituzioni ma anche di scarso senso del limite dei rapporti tra le istituzioni, di indebolimento dello spirito civico e in ciascuno del senso delle proprie responsabilità. E esprimo allarme per ogni smarrimento dei valori essenziali come quello della tolleranza e della libertà di confronto tra le diverse posizioni di pensiero».