«Economia canaglia»: gli affari miliardari del crimine
Dall'industriadel falso in Cina alla pesca di frodo nel Baltico. «Forze economiche oscure e anarchiche stanno trasformando il mercato globale nel nostro incubo peggiore», sottolinea Loretta Napoleoni, tra i massimi esperti di terrorismo ed economia internazionale. Da Londra dove vive, lei romana, studia e approfondisce inchieste. «Economia canaglia» è l'ultima fatica di Loretta Napoleoni edita dal Saggiatore, che affronta un tema a lei caro: il business del crimine. Non solo gli affari miliardari del terrorismo islamico venuto a galla solo dopo l'11 settembre ma tutta la variegata galassia dell'economia criminale a trecentosessanta gradi. Napoleoni scopre il vaso di Pandora e nel leggere non c'è solo stupore ma anche la paura. Paura perchè si scoprono elementi raccapriccianti del nostro quotidiano. Quando compriamo, in un gesto naturale d'amore, un anello d'oro contribuiamo allo sfruttamento dei bambini che in Congo lavorano nelle miniere. Secondo l'organizzazione mondiale della sanità una compressa su dieci è contraffatta e venduta come originale. I farmaci falsi fruttano 32 miliardi l'anno e uccidono milioni di persone. Oltre 52 miliardi di dollari il fatturato della prostituzione globale. I soldi finiscono per finanziare trafficanti di droga, terroristi e mafie con diversi passaporti. Ci sono le nostre antiche mafie, Camorra, 'Ndrangheta e Cosa nostra. Ma oggi spopolano allo Stock exchange del crimine, ma spesso alla luce del sole, la mafia russa, bulgara, cinese, del «Cavalluccio marino» che governa Hong Kong. La mafia marsigliese quella libanese. Tutte impegnate a fare soldi, a investirli e gestirli in affari che coinvolgono gente qualunque e del tutto ignara di fare gli interessi del Male. «Quanto pesce compriamo pescato di frodo?». Non lo sappiamo ma ogni giorno sui banchi dei mercati di tutto il mondo viene venduto pesce illegale. Gran parte dei prodotti che compriamo e vorremmo acquistare sono frutto di schiavitù, pirateria, truffe, riciclaggio di denaro. L'entrata in vigore dell'euro ha favorito il riciclaggio. La Guardia di Finanza fornisce dati che dal 2001 al 2004 il «lavaggio» di denaro sporco in Italia è aumentato del 70 per cento. Negli Usa grazie a carte di credito e prestiti agevolati l'indebitamento dei consumatori è schizzato da 800 milioni a due trilioni. Viviamo in una realtà virtuale e parallela come nel film Matrix: in un mondo pilotato dai media, mentre la realtà economica globale è un pianeta che muta con sconcertante intensità e rapidità. Ma Loretta Napoleoni sufggerisce anche una via d'uscita. «Se l'economia cinese sarà dunque la locomotiva di quella globale prendendo il posto che fu degli Usa - speiga la Napoleoni - la finanza islamica può contrastare l'economia canaglia nei prossimi vent'anni grazie al suo codice etico». La ragione sta alla sua base, ovvero il rispetto della Sharia, la legge islamica.