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De Gennaro vuole una super-pattumiera

De Gennaro

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Il resto dello sforzo lo si farà con la riapertura di tre discariche (Montesarchio, Villaricca e Difesa Grande) che tutte insieme hanno volumetrie residue per circa 100 mila tonnellate, la stessa quantità di rifiuti che finirà nell'altro stoccaggio provvisorio di Marigliano. Macchia Soprana in provincia di Salerno, l'unica discarica ancora attiva in tutta la regione, prenderà 300 mila tonnellate di rifiuti. Infine Pianura dove da settimane era salita la tensione in vista della riapertura darà un contributo pressochè simbolico di 20 mila tonnellate di ecoballe. La decisione ha ammesso De Gennaro ha dovuto tener conto della decisione della procura di Napoli che proprio ieri ha sequestrato il sito di contrada Pisani, che dunque si trasformerà più che altro in un sito di studio e di sperimentazione del sistema di inertizzazione a cui si sta dedicando il Cnr. Insomma, a fare la parte del gigante è Caserta, con uno stoccaggio grande come una discarica, poco istante dall'area che dovrà ospitare il cantiere del secondo termovalorizzatore che si pensa di costruire in regione. Il sito individuato dal commissario come discarica provvisoria è tra quelli sequestrati in passato alla camorra e in particolare al clan dei Casalesi. Ma il sito in questione si caratterizza per un'altra circostanza e cioè quella di essere attualmente in uso ai militari. Il piano per sistemare 900 mila tonnellate di rifiuti sarà operativo nei prossimi 7-10 giorni, salvo intoppi. Consentirà di ripulire la regione assicurando un'autonomia di circa 100 giorni, più o meno gli stessi che mancano alla fine dell'incarico di De Gennaro. Immediate le reazioni al piano da parte dei sindaci interessati dalle ordinanze di riapertura di vecchie discariche: il sindaco di Villaricca ha avanzato dubbi sulle volumetrie residue di Cava Riconta. «È la fine dello stato di diritto» ha tuonato il sindaco di Ariano Irpino Domenico Gambacorta che ha chiesto l'intervento del Capo Dello Stato. Il sindaco di Marigliano Francesco Corcione (il suo territorio ospiterà 98 mila tonnellate di rifiuti in uno stoccaggio provvisorio) ha annunciato di voler portare la questione all'attenzione della Procura. Tensioni anche in via Foria, nel centro di Napoli, dove alcuni residenti hanno invaso le carreggiate con sacchetti di immondizia. Momenti di tensione, infine, nella zona di Gianturco, nell'area orientale di Napoli dove, così come confermato dal prefetto De Gennaro, dovrebbe essere aperto un sito di Stoccaggio nell'area dell'ex Manifatture dei Tabacchi. A Napoli, decine di persone sono scese in strada per protestare contro le tonnellate di rifiuti che bloccano persino gli ingressi degli edifici. I manifestanti hanno lanciato sacchetti della spazzatura al centro della strada e rovesciato i cassonetti dell'immondizia.

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