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la Lega ha troppi sospetti: "Temiamo leassenze in FI"

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Infilasempre una postilla insidiosa per la maggioranza, come quando presentò una mozione sulla Rai che riprendeva parola per parola la posizione di Walter Veltroni, mettendo in crisi il centrosinistra che a quel punto non sapeva più come votare. Stavolta Calderoli ha accantonato la sua inconfondibile giovialità, il suo tratto da cazzeggio tipo presentarsi in Parlamento da ministro senza calzini. Ha scritto un articolo sulla Padania, un articolo duro, con il quale ripercorre le tappe del tentativo di assestare un colpo da ko a Bassolino e dunque a Prodi, tentativo fallito la scorsa settimana. Accusa di nuovo Forza Italia per le assenze, chiama in causa il presidente dei senatori Schifani e anche Berlusconi: «Avendo avuto informazione da numerosi senatori del gruppo di FI sul fatto che nessuno li aveva sollecitati a essere presenti - scrive Calderoli nel suo articolo -, nella serata di mercoledì, di fronte al presidente Berlusconi e ai vertici del suo partito, richiesi conferma al presidente Schifani riguardo alle presenze dei suoi uomini il giorno successivo. Conferma che mi fu data con un enfatico e roboante "tutti precettati e tutti presenti"». Poi invece al centrodestra il giorno dopo sono mancati 17 voti. Il leghista, raggiunto al telefono dal Tempo dopo la pubblicazione dell'articolo, non demorde e anzi rilancia: «Ha visto che cosa è successo in Campania? L'Italia dei Valori voleva presentare una mozione per mandare a casa Bassolino e la Cdl s'è tirata indietro. Mi sembra un fatto davvero strano». Mario Landolfi, coordinatore regionale di An, replica secco: «Ne abbiamo presentato una nostra, della Cdl, che verrà discussa in consiglio regionale venerdì». Poi però avverte in una nota scritta: «Che il centrosinistra vada in frantumi, a Roma come a Napoli, non è scontato ma è altamente probabile. Questa situazione accentua le responsabilità del centrodestra campano che in questi giorni è chiamato a dare prova concreta di affidabilità politica, privilegiando la chiarezza dei percorsi». E va bene, ma perché il centrodestra non s'è unito ai dissidenti della sinistra? Dai Verdi qualcuno fa notare che a gestire la questione rifiuti non è stato solo il ministro Pecoraro Scanio, perché per cinque anni c'è stato un governo di centrodestra. Che vuol dire? Che anche qualcuno del centrodestra non vuole che salti Pecoraro e venga giù tutto il castello. Possibile? «Ma per carità, sono assurdità - replica il napoletano Emidio Novi, vicecapogruppo al Senato di Forza Italia, nella scorsa legislatura presidente della commissione Ambiente -. Quello che succede in Campania è un conto, quello che accade al Senato è un altro». E che significa? Gianfranco Rotondi, segretario della Dc per le Autonomie, senatore campano di rito irpino, offre una traduzione chiara: «In Campania la mozione propone di far sciogliere il consiglio regionale: tutti a casa. E lei crede che quelli di sinistra o di destra vogliano andare a casa? Che votino la loro condanna? O preferiscono piuttosto restare in carica fino al 2010?». E allora al Senato mercoledì si salva pure il ministro Pecoraro? Rotondi cambia tono: «Eh no, qui la situazione è diversa». Anche i senatori sanno che se cade il titolare dell'Ambiente, cade il governo e si va tutti a casa o no?: «Vero, ma sono due sistemi elettorali diversi. Al Senato, con le legge attuale, si vota con le liste bloccate. Decidono i partiti se farai ancora il senatore o no. Al consiglio regionale no, ognuno si fa la sua campagna elettorale che costa soldi e fatica. E dunque, più tardi si vota per la Regione e tutto sommato meglio è per tutti». Evviva la sincerità. Anche se Rotondi aggiunge: «Tranquilli, è fatta. Abbiamo chiuso l'accordo a Roma, mercoledì cade tutto». E se qualcuno di Forza Italia sbaglia a votare? (È già successo...). E se qualcuno degli azzurri esce a fare la pipì e non si accorge accorto che si sta votando? (È già successo anche questo...). E se qualcuno di An si sente male? (È accaduto pure questo). O c'è qualcuno che s'è seduto alla tavola spartitoria dei fondi per i rifiuti.... Novi mette le mani avanti: «I senatori campani di Forza Italia non contano nulla in Campania. Contano i deputati».

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