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Chissà cosa direbbe oggi Aristole, il celebre filosofo ...

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Raccomandazioni «intercettate». Come quelle che corrono lungo l'asse Berlusconi-Saccà. Raccomandazioni «autodenunciate». Come quelle dell'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga che domani si recherà presso «una locale stazione dei Carabinieri competente territorialmente in relazione al suo domicilio» per confessare il suo «peccato». Anche lui ha ceduto alla tentazione. Anche lui ha raccomandato. «Il presidente emerito - spiega una nota del suo portavoce - si autodenuncerà alla procura della Repubblica di Roma per aver commesso analoghi fatti e precisamente per essere intervenuto a favore della signora Bianca Berlinguer e della signora Federica Sciarelli. Le sue raccomandazioni a favore della signora Berlinguer non partorirono alcun risultato positivo; quelle a favore della signora Sciarelli ebbero sul piano economico un risultato largamente positivo». Eccesso di onestà o semplice provocazione? Di certo Federica Sciarelli non l'ha presa bene. «Ma di cosa parla? - si domanda la conduttrice di Chi l'ha visto - Io sono entrata in Rai per concorso e questo lo sanno tutti. Ho fatto causa ad un autorevole settimanale che aveva sollevato il dubbio che avessi una relazione con Cossiga per fare carriera. E ho vinto la causa, lo sanno tutti. Se poi Cossiga ha fatto delle raccomandazioni per me, non devono avergli dato retta, perchè dopo venti anni di anzianità il mio ruolo è di viceredattore capo». Nessuna replica da parte dell'ex Capo dello Stato («non voglio vedermi notificato un avviso di garanzia da parte qualche sostituto procuratore della Repubblica di Potenza»). Chissà se domani si autodenuncerà comunque. Chissà come andrà a finire. Per ora, chi vuole, può tranquillamente tornare a pensare che, anche in Rai, la bellezza è ancora la miglior lettera di raccomandazione.

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