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Mancino: «Non c'è un'emergenza giustizia»

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Le accuse rivolte alle toghe in questi giorni dal Guardasigilli e da quasi tutti i partiti italiani non sono andate giù al Consiglio superiore della magistratura che non si è fatto pregare ed è immediatamente intervenuto. Anzi, il vicepresidente, prende la parola anche per «difendere le prerogative del Csm» il cui ruolo «spesso viene messo in discussione dall'esterno. «Mentre la politica ha i suoi tempi - osserva- si ritiene che il Csm sia dotato di poteri straordinari che invece non ha». Mancino non ha sottoscritto il documento presentato dalla maggioranza dei consiglieri nel tentativo di riuscire ad avere anche il consenso dei laici della Cdl e dunque per poter esercitare, ha spiegato lui stesso, «un potere di persuasione».

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