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Bertinotti non ci sta: «La modifica la devono fare le Camere»

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Così il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha commentato la decisione della Corte costituzionale sui referendum. Bertinotti sostiene che riteneva «prevedibile» la decisione della Consulta. «Anche se — rileva — non intendo dire ora le motivazioni per cui mi sembrava tale. Oggi c'è semplicemente una conferma. Io non ho mai riposto né speranze, né aspettative sul fatto che lo sblocco del sistema politico italiano potesse intervenire in sedi diverse da quella parlamentare». E allora, i cronisti incalzano, il sistema tedesco può superare il referendum? «Certo! E non sarebbe — sottolinea Bertinotti, prima di un incontro all'Assemblea nazionale del Venezuela — irrispettoso nei confronti della Corte costituzionale che ha risposto ad un quesito di ammissibilità del referendum. Punto. La Consulta non ha dato un giudizio di merito sull'effetto che darebbe un eventuale sì. Il Parlamento, invece, deve prevedere quell'esito e, a fronte di quello, costruire la sua risposta». Anche Palazzo Chigi è intervenuto sul referendum con una nota: «C'è il convincimento che il lavoro parlamentare e politico in atto sarà ancora più intenso nelle prossime settimane con l'obiettivo di cancellare l'attuale pessima legge elettorale». Nel caso in cui il Parlamento non dovesse riuscire a cambiare l'attuale legge elettorale, «saranno i cittadini — prosegue la stessa nota — ad avere la parola, come è giusto che sia».

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