Laura Della Pasqua l.dellapasqua@iltempo.it Berlusconi ...
A meno di colpi di scenza dell'ultima ora con l'ingresso in pista di un altro candidato, per la Marcegaglia sembra profilarsi una sorta di plebiscito. Berlusconi nelle scorse settimane, prima avrebbe cercato di convincere Fedele Confalonieri, poi, di fronte alla ferma ritrosia di questo, avrebbe tentato con il presidente di Federchimica Giorgio Squinzi, un altro buco nell'acqua. Squinzi ha rifiutato ma c'è chi dice che è pronto a mettere un suo uomo in Giunta per pesare di più. Alcuni imprenditori sostengono che l'ipotesi di una candidatura alternativa alla Marcegaglia sarebbe pure piaciuta, nel nome della dialettica interna alla Confindustria. Un'ipotesi lanciata anche dal Foglio, certamente un giornale vicino al Cav. Il problema però contro cui si sarebbe scontrato Berlusconi è stato di creare una cordata di sostegno al candidato alternativo alla Marcegaglia. Il fatto è che il Cavaliere dopo essere stato il primo a esprimere in modo esplicito il sostegno a Montezemolo, al quale peraltro aveva offerto un posto nel suo governo, si è ben presto dovuto ricredere e avrebbe sofferto alcune punture velenose che il numero uno della Confindustria non gli ha risparmiato. Trovarsi ora al vertice dell'associazione degli industriali una candidata che rappresenta una linea di continuità con Montezemolo e che, gli ricordano i suoi, sarebbe in feeeling con il Pd, questo no, il Cavaliere proprio non lo sopporta. Ecco quindi i tentativi per trovare un candidato alternativo. Anche con Marco Rosi, il patromn di Parmacotto, avrebbe tentato un abbocco andato però male. A guardare con simpatia a Berlusconi ci sono Francesco Amadori, big del pollo, Luigi Cremonini, re della carne rossa, Vittorio Fini, l'industriale dei tortellini. Per Emma Marcegaglia la strada sembra in discesa. Oggi scatta la procedura che porterà il prossimo 13 marzo, alla designazione del successore di Montezemolo. La Marcegaglia si è costruita negli anni una rete di alleanze strategiche nel territorio (il suo gruppo è iscritto in 23 associazioni territoriali) e ha sempre cercato di esaltare l'unità degli industriali contro le divisioni tra berluscones e democrats. È probabile quindi che inserisca in Giunta alcuni imprenditori vicini al centrodestra.