Rifiuti, la protesta sbarca nel Lazio
Dalle 17 di ieri, ora di chiusura dell'impianto di Colfelice, persone a bordo di auto vigilano la zona che da San Giovanni Incarcico conduce all'impianto. La ronda ha l'obiettivo, come hanno spiegato gli abitanti di San Cataldo, di evitare che camion carichi di immondizia proveniente dalla Campania possano scaricare i rifiuti. «È un grosso sacrificio - hanno commentato gli abitanti di San Cataldo - Siamo tutte persone che lavorano in fabbrica o nelle pubbliche amministrazioni e a turno, non entrando in conflitto con gli orari di lavoro, consumiamo un pò di benzina. Avremmo gradito dormire, ma visto che ormai vogliono toglierci anche il sonno, ci organizziamo. L'immondizia chi l'ha fatta la smaltisca». Il Lazio, come annunciato dalla Regione nei giorni scorsi, è disponibile soltanto a bruciare «circa 5.000 tonnellate» di combustibile derivato da rifiuti (Cdr) negli impianti di Colleferro o di San Vittore, sempre in provincia di Frosinone. A Colfelice, paesino di circa 2.000 persone, c'e un impianto di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con preselezione e compostaggio per il relativo riciclaggio. L'impianto, avviato nel 1996, ricorda il sito della Comunità montana Valle del Liri, seleziona i rifiuti per ricavarne «materie seconde» destinate all'utilizzazione in settori industriali, agricoli e di recupero energetico. A Colleferro si svolgerà giovedì il Consiglio comunale straordinario deciso dalla riunione dei capigruppo per permettere al sindaco Mario Cacciotti di relazionare sul tema rifiuti. A Colleferro è stato chiesto di accogliere parte delle 5.000 tonnellate di rifiuti campani che dovrebbero arrivare nel Lazio. «Personalmente mi sono riservato di dare una risposta definitiva - dichiara Cacciotti - il Presidente Marrazzo ha garantito che dalla Campania arriverà solo Cdr tecnicamente smaltibile nei nostri due impianti e che sarà certificato in Campania da un comitato composto da tecnici dell'Arpa Lazio e da due incaricati dal Comune». A questi la società MobilService del Gruppo Gaia, proprietaria di uno dei due impianti, avrebe espresso la volontà di aggregare suo personale. Intanto da domani i due termovalorizzatori di Colleferro si fermeranno a turno per circa due settimane ciascuno per la manutenzione periodica programmata.