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Fabio Perugia [email protected] Tutti in riga, così non ...

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La situazione, ormai, la conosce tutta l'Europa, se non anche chi abita oltre i confini del Vecchio Continente. L'emergenza rifiuti, scoppiata in Campania, ha scoperchiato un pentolone che stava letteralmente per esplodere. E se ora l'esigenza è ripulire il Napoletano dalle tonnellate d'immondizia, l'ostacolo è convincere tutti i Comuni, le Province e le Regioni a collaborare allo smaltimento. Ma ovunque sono arrivati camion o navi, colmi di rifiuti, sono scoppiate le proteste. E se non sono mai arrivati è per il muro alzato da alcuni sindaci. Per il premier si è superato il limite. «Qui bisogna collaborare», sbotta da Malta. «È ora di finirla», tuona sottolineando che «nei prossimi giorni le autorità della Campania prenderanno contatti per risolvere questa emergenza che è una vergogna per tutta l'Italia», e che «oltre a danneggiare i cittadini ci mette in cattiva luce anche all'estero». Secondo Prodi è anche ora di porre la parola fine all'invio dei nostri rifiuti all'estero: «È un'altra vergogna che dobbiamo risolvere all'interno». Il Professore ribadisce che «in occasioni anche più tragiche ci siamo uniti per risolvere il problema. Dobbiamo farlo anche stavolta», perché «l'Italia si merita molto di più che l'immagine che si sono fatti di noi all'estero». E il monito del premier agli amministratori locali, arriva anche per bacchettare quei Comuni, anche quelli di centrosinistra, che non vogliono cedere al governo il potere sulle loro questioni amministrative. Osvaldo Napoli (FI), vicepresidente dell'Anci, spiega che i Comuni non gradirebbero cedere i loro poteri all'esecutivo. Dunque, da Nord a Sud la tensione in queste ore è sempre alta. «Vanno a colpire i deboli, i sindaci dei piccoli Comuni - spiega Napoli - invece dei veri responsabili come Pecoraro Scanio, Bassolino e Iervolino». Il braccio di ferro ha così costretto Prodi ad alzare la voce. «Alcuni operatori di settore che si erano tirati indietro - spiega il premier - ora hanno detto che se le Regioni li autorizzano loro sono disponibili» a mettere a disposizione gli inceneritori. «Voglio vedere qual è la Regione che si prende la responsabilità di non autorizzare il trattamento dei rifiuti, senza alcun danno e guadagnando qualcosa, semplicemente per un pregiudizio politico». Prodi si dice «disposto a qualsiasi confronto in materia» ricordando che «il presidente del Consiglio può usare solo l'autorità che ha ma ci sono momenti in cui l'autorità morale pesa più dell'autorità politica». Prodi torna a parlare anche degli episodi di violenza verificatisi in Sardegna: «C'è una regione che dimostrando spirito di solidarietà e ha visto il suo presidente oggetto di attacchi», dice riferendosi alla Sardegna e al governatore Renato Soru. Secondo il premier servirebbe un piccolo sforzo da parte di tutti: «Si tratta di tre grammi di immondizia a testa per ogni cittadino italiano nei pochi giorni dell'emergenza». I governatori sono avvertiti.

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