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Una busta con due proiettili è stata recapitata oggi alla ...

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«Alla prima occasione propizia, con o senza predellino, faremo - prosegue lo scritto - come hanno fatto in Pakistan con la Bhutto: un colpo con pallottole vere in testa e poi un kamikaze, all'italiana, per essere certi della loro scomparsa da questo mondo. Le guardie del corpo e i servizi di sicurezza non potranno fermarci perché non siamo prevedibili. Allah è grande». I proiettili erano incollati con nastro adesivo all'interno della busta gialla. La busta era indirizzata al direttore del Giornale Nuovo, titolo originale della testata quando fu fondata da Indro Montanelli, nel 1974. Sull'episodio indaga la Digos, che ha informato il pm Ilda Boccassini, in vista dell'apertura di un fascicolo che sarà gestito dal dipartimento antiterrorismo. Per l'inizio della prossima settimana è atteso in Procura un rapporto degli investigatori. Il 19 dicembre scorso, al Il Giornale era stata recapitata un'altra busta, con ogive di proiettili destinati al ministro dell'Economia Padoa-Schioppa, a Vincenzo Visco e al ministro dello sviluppo Economico, Bersani. La settimana prima era avvenuto un episodio analogo, con una busta recapitata a Libero. Solidarietà per le «gravissime minacce» al leader di Forza Italia e alla sua famiglia è arrivata da Palazzo Chigi, nei cui ambienti si confida che «si indaghi per trovare i responsabili» e si ribadisce la necessità di «svelenire» il clima. Il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha inviato al leader dell'opposizione un messaggio di «sincera e intensa solidarietà, unitamente alla più ferma condanna per un gesto inaccettabile». Forza Italia ha parlato di un «grave atto di intimidazione», «molto preoccupante per i contenuti di un messaggio di stampo terroristico che esprime odio e intenzioni omicide. Minacce del genere non vanno affatto sottovalutate». Anche il segretario del Pd, Walter Veltroni, ha espresso «piena solidarietà» a Berlusconi. Per il sindaco «episodi come questi fanno riemergere un clima pericoloso e inaccettabile». Ma la solidarietà è arrivata da tutte le forze politiche e dalle istituzioni, a cominciare dal governatore lombardo Roberto Formigoni e dal sindaco di Milano, Letizia Moratti.

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