«Il risultato sul deficit è stato impressionante»
Palazzo Chigi parla di riconoscimento del lavoro svolto e c'è chi guarda al futuro, come nel caso del ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero o il sottosegretario all'Economia, Paolo Cento, che puntano ad un rapido intervento sui salari. In particolare secondo l'agenzia di rating l'andamento dei conti pubblici italiani nei primi nove mesi del 2007, con il rapporto deficit-Pil sceso all'1,3%, è un risultato «notevole». Questo anche se per ora il «voto» di Standard & Poor's per l'Italia non cambia perché il risanamento è troppo sbilanciato sul lato delle entrate fiscali mentre restano da sciogliere i principali nodi relativi alle componenti strutturali di spesa pubblica. Trevor Cullinan, primary analyst dell'agenzia, pur riconoscendo il lavoro svolto, non guarda con favore all'ipotesi di un taglio dell'Irpef, giudicando l'ipotesi una misura «populista» quando invece «occorre concentrarsi sul taglio della spesa». In ogni caso il risultato ottenuto sul fronte del deficit è un dato «impressionante - spiega Cullinan - ma non sufficiente a rivedere il rating», che a ottobre 2006 S&P tagliò ad "A+" da "AA-" nell'ottobre del 2006».