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Il centrodestra attacca: «Ormai l'hanno scomunicato»

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GianfrancoFini, leader di An, lo prende in parola: «Credo che la politica debba evitare di giudicare. Che a Roma ci sia un degrado è di tutta evidenza e lo sanno tutti, visto che la condizione sociale di alcune zone e di alcune periferie è veramente grave», ha detto Fini evitando la polemica politica. Sempre da An è invece Maurizio Gasparri a parlare di «doccia fredda del Papa a Veltroni. La sua posizione è in caduta libera di consensi», ha detto spiegando che il sindaco non può più tenere due piedi in due staffe. Fabio Rampelli, deputato An, attacca: «L'atteggiamento di Veltroni verso insicurezza e degrado, con corollario di accuse deliranti verso chi li denunciava sono stati severamente smentiti dalle parole tuonanti di un Papa che non risponde a lobby ma alla sua coscienza e al ruolo di Vescovo di Roma», spiega Rampelli. Del resto i vertici di via della Scrofa si battono ormai da mesi contro l'amministrazione Veltroni, e soprattutto contro quello che chiamano un «sindaco a mezzo servizio». Più «morbido» , invece, il commento di Osvaldo Napoli di Forza Italia che, seppur riconoscendo il netto richiamo agli amministatori della Capitale, non si vuole fermare alle apparenze: «Nelle parole del Pontefice mi permetto, da cattolico e liberale, di vedere un richiamo a tutta la politica relativista in materia di diritti naturali e civili», ha detto Napoli. Il coordinatore del Lazio di FI, Francesco Giro, prova a «promuovere subito un Tavolo romano della Solidarietà» che sia «di confronto con tutte le maggiori e più rappresentative associazioni del mondo cattolico e laico». Dalla Lega Roberto Calderoli conferma che quella del Papa è una scomunica a Veltroni: «Il neo leader del Pd, attaccato e sconfitto da Prodi e D'Alema, ora viene fatto a pezzi anche come sindaco con le parole del Papa». F. P.

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