Salari, più tasse sui risparmi
Il che significa che sui guadagni di Borsa graverà un'imposta maggiore. Questo servirebbe per consentire gli sgravi fiscali per i lavoratori dipendenti. Questa è l'indicazione emersa al vertice tra il governo e i sindacati sul recupero del potere d'acquisto dei salari. Altre risorse, ha detto Prodi, verranno dalla lotta all'evasione e dai tagli agli sprechi nella spesa pubblica. Si tratta però di indicazioni generiche. Prima di prendere qualsiasi decisione sui fondi da impegnare Prodi ha detto che vuole attendere la Trimestrale di cassa. Non solo. C'è anche l'incognita della verifica di governo. Prodi ha comunque intenzione di affrontare il problema salari concentrando le risorse su pochi interventi ma significativi in modo da evitare la dispersione dei soldi in numerosi rivoli che si farebbero sentire poco sulle buste paga. Di questo ne ha discusso il premier con i ministri Damiano, Bersani e Santagata e il viceministro Visco prima di incontrare i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, al primo appuntamento a Palazzo Chigi sulla questione dei salari. «Non si tratta solo di allocare risorse - ha affermato Prodi - ma di lanciare un patto per la crescita e lo sviluppo. L'obiettivo è il sostegno alla produttività». Insomma il governo intende procedere con cautela e i tempi non si prospettano così veloci come il ministro Damiano aveva fatto intendere alla vigilia dell'incontro. Lo stesso Damiano all'uscita da Palazzo Chigi ha riferito che gli incontri partiranno da fine gennaio e il 10 ci sarà il passaggio di confronto programmatico nell'ambito della maggioranza. La discussione sui salari quindi si intreccia con le verifica di governo ed è in questa occasione che la sinistra radicale alzerà la posta. I sindacati che nei giorni scorsi avevano minacciato lo sciopero generale qualora non fossero venute risposte concrete dall'incontro con il governo, ora sembrano aver abbassato le armi. «Si è trattato di un incontro interlocutorio, poteva andare meglio. Noi non aspetteremo fino ad aprile» ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti che ha chiesto al governo «di decidere la riduzione delle tasse al massimo tra un mese». Anche il leader della Cisl Raffaele Bonanni ha detto che il sindacato si aspetta un impegno concreto dopo la verifica di maggioranza. «In caso contrario sarà sciopero». In attesa di avere i dati della Trimestrale di cassa il ministero dell'Economia starebbe lavorando su alcune ipotesi. Un pacchetto da otto miliardi che prevede il ritorno delle detrazioni Irpef da lavoro dipendente, la detassazione e decontribuzione degli aumenti contrattuali e un intervento per sterilizzare i prezzi di benzina e riscaldamento. A questi andrebbero aggiunti tre miliardi per rinnovare i contratti agli statali. Nell'incontro di ieri è intervenuto anche il ministro della Funzione pubblica Luigi Nicolais ed è stato affrontato il problema del rinnovo del contratto degli statali. La piattaforma dei sindacati contiene interventi strutturali sull'Irpef, meno tasse sugli aumenti contrattuali, un bonus fiscale per gli incapienti e l'aumento a ottomila euro della no tax area.