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La «rivelazione» è politicamente pesante come un macigno. ...

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A parlare per circa due ore il commissario per l'emergenza Guido Bertolaso che illustrò a Prodi, Letta, Pecoraro Scanio, Bianchi, Nicolais, Minniti, Mastella e al presidente della commissione Ecomafie Barbieri, i termini del disastro, una fotografia impietosa del passato prefigurando le soluzioni per uscire dalla crisi. Prodi incoraggiò Bertolaso a procedere speditamente per fronteggiarre l'emergenza su cui anche allora erano bene aperti gli occhi dell'inquilino del Quirinale, scandalizzato dopo un soggiorno a Napoli. Il piano Bertolaso faceva perno sull'apertura di una discarica per rendere possibile l'azzeramento della situazione pregressa e cioè la rimozione dei rifiuti dalle strade, oltre che dagli stoccaggi che da anni infestavano (e infestano) la Campania. Tale discarica venne individuata in provincia di Salerno, ma non venne mai realizzata e risultò invece vincente la linea del ministro dell'Ambiente che in quell'occasione esercitò un potere di interdizione. Accanto alla mega discarica si prevedeva la realizzazione di altri cinque impianti per rendere autonome le singole province. Circostanza, questa, che avrebbe consentito di ammodernare gli impianti che da anni producono ecoballe e che, per l'inadeguatezza dei materiali che le compongono rispetto all'autorizzazione dell'impianto, non potranno essere smaltite nel termovalorizzatore di Acerra attualmente in costruzione.

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