Gigi D'Alessio: «Non può essere questa la mia Napoli»
[...] con roghi e disordini, ovunque, mi rattristo moltissimo. La cosa che più mi fa imbestialire è che questa situazione si verifichi solo a Napoli e in Campania, unica zona in Italia. E questo proprio non me lo spiego. Molti problemi di Napoli sono comuni a tante città del Sud, ma questa situazione assurda è solo di Napoli e zone limitrofe. Mi rammarica che una città che nel mondo dovrebbe solo essere ricordata per il suo patrimonio storico, il mare, i suoi monumenti, per la pizza e Totò, sia sbattuta in tutte le prime pagine per la criminalità, la corruzione e adesso anche per i rifiuti. Non so e non voglio dare colpe a nessuno, ma certo le istituzioni devono intervenire e cercare di affrontare il problema come non è stato mai fatto finora. Se così tante cose non vanno bene chi gestisce la città si deve assumere le responsabilità, così come se le cose a casa mia non vanno, significa che come capofamiglia sto sbagliando qualcosa. Io sono davvero orgoglioso di appartenere a Napoli, una città che vorrei fosse più conosciuta per tutto quello che di bello ha da offrire, a cominciare dalla affascinante Napoli sotterranea. Una città che fin dalle sue viscere, dai suoi vicoli più antichi ti sa conquistare. Già una volta strappai pubblicamente la copertina di un settimanale che sbatteva in prima pagina immagini di una Napoli che non avrei mai voluto vedere. Quel gesto era ovviamente simbolico, ma spinto dalla rabbia che mi assale ogni volta che mi trovo di fronte a immagini di questa Napoli, la Napoli che non vorrei.