«Basta scaricabarili Ok all'audizione del ministro Turco»
Per non parlare dei rischi sanitari, documentati scientificamente». Il presidente della Commissione Sanità del Senato Ignazio Marino non ha dubbi. L'allarme per la salute dei cittadini è concreto e non va sottovalutato. Che pericoli ci sono, presidente? «L'autorevole rivista scientifica Lancet già nel settembre 2004 titolava sul "triangolo della morte" costituito da Acerra, Nola e Marigliano. Affermava che c'era un nesso tra l'incidenza di tumori e la vicinanza di un impianto di incenerimento. E registrava nella zona un aumento delle patologie tumorali ai polmoni, al fegato, al colon-retto, delle leucemie e dei linfomi rispetto alla media nazionale e al resto della Campania. L'aumento delle malattie neoplastiche e dei nati con malformazioni deve far riflettere. Ma la soluzione non è la cura delle malattie». Che fare? «Serve una dimostrazione di volontà politica affinché la situazione non si protragga e non ci siano più questo tipo di emergenze». Molti chiedono la testa di Bassolino. E il sindaco Russo Iervolino accusa Prodi di aver sottovalutato il problema... «Non credo che questo gioco allo scaricabarile sia quello che vogliono i cittadini. Di fronte all'emergenza, le forze politiche devono essere unite per risolvere i problemi della gente. Ci sarà il tempo di accertare le responsabilità. Adesso l'urgenza è affrontare la situazione». Voi che state facendo? «Il vicepresidente della Commissione Cesare Cursi ha chiesto l'audizione del ministro Turco e io proporrò l'argomento all'ufficio di presidenza». È stato giusto, secondo lei, far riaprire le scuole? O è un gesto azzardato? «Il problema non è se ragazzi e bambini vanno o no a scuola. Il problema è nel territorio. E, da questo punto di vista, chiudere le scuole non cambia nulla».