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Mantovano (An): «Dl sicurezza? L'ultimo atto di Prodi»

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[...]quasi impaziente, di capire quale testo presenterà il governo per riparare al pastrocchio sulla sicurezza. Il decreto che rischiava di cancellare la Legge Mancino è stato fatto decadere dall'esecutivo, che ora presenta un altro testo per rimediare all'errore. Ma il senatore di Alleanza nazionale è già sul chi va là. Mantovano, l'ultima volta che si è parlato di sicurezza per poco la maggioranza non elimina l'unica legge contro l'intolleranza razziale. Cosa si aspetta? «Guardi, alla luce delle esperienze di quest'anno mezzo passato aspetto di vedere nero su bianco cosa esce dal Cdm. Va ricordato che c'è il vincolo della non reiterazione, non possono copiare lo stesso decreto». Quindi? «Quindi vediamo. Il primo decreto era uno spot, perché era un dl che in effetti il governo non voleva, ma è stato costretto a fare». Ma i soldi per garantire la sicurezza agli italiani ci sono? «Il governo dice che non c'è bisogno di copertura, ma sbaglia. Se si prendono risorse da un altro fondo, del resto, è perché in realtà non si vogliono fare allontanamenti. Come fa Prodi a garantire sicurezza se in Finanziaria 2007 e anche nel 2008 ha tagliato pesantemente le risorse?». Me lo spieghi lei. «E perché fa coincidere la sicurezza col pur importante constrasto alla mafia, dimenticando voci come l'immigrazione clandestina, la minaccia teroristica interna e internazionale, i problemi di gestione dell'ordine pubblico? Eppure potrebbe vantare i fasti del recente decreto». Ok senatore. Ma allora il nuovo testo sarà di nuovo sottoposto alla fiducia? «Se sarà posta dipenderà dai problemi interni alla maggiroanza, come è stato per il precedente dl al Senato. Ma il punto è che a Palazzo Madama, dopo la posizione di Dini, non sappiamo se questo sarà l'ultimo, il penultimo o il terzultimo Consiglio di Prodi. Bisognerà vedere nei prossimi sessanta giorni chi porterà avanti l'iter parlamentare di questa legge».

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