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Amato scarica le colpe: «Non sbagliai io il dl»

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Ho sempre pagato di persona gli errori fatti ma in questo caso io non c'entro». «Conosco l'autore dell'errore — ha aggiunto — non sono io. Il giorno dell'errore ero a Bruxelles per il Consiglio dei Ministri». Il ministro dell'interno ha poi difeso il nuovo decreto legge sulla sicurezza, «sostanzialmente e formalmente» diverso da quello decaduto. «L'unica area di sovrapposizione tra questo decreto e il precedente — ha spiegato — è quella che tratta l'allontanamento per motivi imperativi di pubblica sicurezza. Ma è una sovrapposizione che riguarda il tema e non le norme. Queste ultime sono diversamente strutturate». E sempre sul tema della sicurezza il ministro dell'interno ha annunciato che a gennaio si terrà una conferenza europea sui Rom, sottolineando che il «lavoro comune» con la polizia romena sta dando risultati di «grande efficacia». «Quello dei Rom è per il governo un fenomeno che non va affrontato soltanto in termini di sicurezza — ha aggiunto il ministro — ed è per questo che a fine gennaio si terrà una conferenza europea sui Rom e sui loro diritti. La conferenza sarà organizzata dal ministero dell'Interno e da quello della Solidarietà sociale». Poi Giuliano Amato è passato a snocciolare i numeri del contrasto alla criminalità. Nel secondo semestre 2007, ha spiegato, c'è stata una «significativa riduzione» dei reati e ciò porta a valutare «positivamente» i provvedimenti adottati dal governo. Amato ha citato in particolare un paio di provvedimenti che hanno contribuito alla diminuzione. «Dopo l'entrata in vigore del decreto Raciti (il provvedimento adottato dopo la morte del poliziotto a Catania per gli scontri tra polizia e tifosi ndr) c'è stata una diminuzione media del 30 per cento dei feriti sia tra le forze dell'ordine sia tra i cittadini, con un aumento degli arresti e una riduzione dei reati connessi. E dopo l'entrata in vigore del decreto legge che ha modificato il codice della strada ad agosto c'è stato un aumento dei controlli del 300 per cento». Si è passati dai 97mila del periodo 4 agosto-15 dicembre 2006 ai 455mila dello stesso periodo di quest'anno. «Oso pensare — ha concluso il ministro — che nei confronti della criminalità in genere, abbiamo funzionato anche i patti sulla sicurezza firmati con le città». Giuliano Amato ha anche risposto alla sinistra radicale che ha chiesto, in cambio del via libera al nuovo pacchetto di misure sulla sicurezza, una nuova legge sull'immigrazione che cambi la Bossi-Fini. «È importante che l'approvazione da parte del Governo di queste misure — ha sottolineato — non sia scollegata da un contesto più ampio. Per me è importante che sia garantita la sicurezza ma è anche importante che vi sia una diversa legge sull'immigrazione». Ed è proprio per questo che la Amato-Ferrero «su nostra richiesta — ha aggiunto — sarà calendarizzata in gennaio alla Camera, in modo che sia presto esaurita dalla prima Commissione».

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