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Taglio delle tasse, se ne riparla dopo marzo

Soldi

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[...] come un provvedimento da inizio d'anno ma ieri è arrivata la frenata del ministero dell'Economia. Il sottosegretario Alfiero Grandi ha precisato che «bisognerà aspettare la prossima trimestrale di cassa a marzo. E questo per verificare lo stato di salute dei conti pubblici e l'eventuale presenza di ulteriore extragettito». Insomma sulla possibilità di un calo delle tasse pesa l'incognita dell'andamento delle entrate e dell'economia. Grandi ha comunque lanciato segnali di ottimismo e si è detto sicuro che un nuovo tesoretto ci sarà e sarà così possibile attuare quanto già scritto in finanziaria. Il sottosegretario cita l'ormai noto comma 4 dell'art. 1 della manovra (nel testo pre-maxiemendamenti sui quali è stata posta la fiducia) che fissa appunto questo obiettivo: meno tasse sul lavoro dipendente in presenza di maggiori entrate. Grandi spiega che l'argomento salari «si potrà affrontare dopo la trimestrale anche perchè la finanziaria ha chiuso i conti a quello che potevamo verificare». Altro argomento ancora caldo è quello dell'armonizzazione delle rendite finanziarie rilanciato pochi giorni fa anche dal vice ministro all'Economia, Vincenzo Visco. Il governo non ci ha rinunciato. «Il meccanismo più semplice - spiega Grandi - sembra di far tornare in Aula alla Camera il provvedimento (ora è fermo in Commissione finanze) chiedendo poi di farlo riassegnare alla Commissione. Si potrebbe così eliminare l'articolo sulla riduzione dell'Ici già sostanzialmente attuata con la Finanziaria e aggiungere la parte sulle rendite. Così il provvedimento potrebbe riprendere il suo cammino dalla seconda metà di gennaio in Commissione». Fu tolto dalla Finanziaria sostituendolo con l'armonizzazione della fiscalità sui fondi. L'ipotesi prevede l'innalzamento dell'aliquota sulle rendite finanziarie dal 12,5 al 20% e l'abbassamento di quella sui conti correnti dal 27 al 20%. Grandi si mostra poi ancora possibilista sull'ipotesi che la proroga della rottamazione auto possa entrare nel decreto mille proroghe che andrà all'esame del Consiglio dei ministri il prossimo 28 dicembre: «La misura non è nè scomparsa nè presente - dice Grandi - verrà decisa direttamente il 28 dicembre dal Consiglio dei ministri. La partita è ancora aperta». E altro argomento che potrebbe essere risolto con il decreto di fine anno è il ripristino di fondi per il credito di imposta al Sud anche nel 2007. «Sarebbe bello - dice il sottosegretario - se questa cosa fosse risolta. Si sta studiando per estendere la misura anche al 2007 in attesa che Bruxelles sblocchi la pratica. Ma a quanto si apprende - conclude Grandi - ci sono buone speranze che la vicenda si sblocchi a breve».

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